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MONDO

Poi il viaggio del pontefice proseguirà negli Stati Uniti

Cuba: possibile l'incontro tra Papa Francesco e Fidel Castro

Dal 18 al 28 settembre il pontefice sarà a Cuba e negli Usa. Dal 25 al 30 novembre, Bergoglio visiterà Kenya, Uganda e Repubblica centrafricana

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Papa Francesco
Il Papa potrebbe incontrare Fidel Castro, lo ha confermato oggi padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, durante un briefing in Vaticano sull'imminente viaggio del pontefice a Cuba e negli Stati Uniti, dal 18 al 28 settembre. "Ritengo verosimile un incontro con il leader cubano nel corso della giornata all'Havana, anche se non è inserito nel programma ufficiale", ha detto Lombardi. Papa Francesco sarà a Cuba venerdì, prima di proseguire alla volta degli Stati Uniti.

Si tratterebbe del terzo faccia a faccia tra un pontefice e Fidel Castro. Il primo a mettere piede sul suolo cubano fu Giovanni Paolo II, che incontrò il leader comunista nel 1998. Nel 2012 è stata la volta di Benedetto XVI. Nei prossimi giorni Papa Francesco potrebbe incontrare Fidel, dopo aver ricevuto in Vaticano, a maggio, il fratello Raul.  

Venerdì il governo cubano ha ordinato il rilascio di 3.522 detenuti: un "tributo" a Papa Francesco, come lo hanno definito le autorità cubane, nonché una tra le più consistenti scarcerazioni di massa dall’ascesa al potere di Fidel Castro. L’evento rimane, però, più una riverenza cerimoniale che un segnale di cambiamento. Appena 2 giorni fa, infatti, le forze di polizia cubane hanno incarcerato 50 manifestanti durante una marcia di protesta.

Quello che Bergoglio si appresta a compiere è il viaggio più lungo compiuto finora. "La tappa cubana si è aggiunta all'ultimo momento, dopo la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Usa e Cuba", ha spiegato padre Lombardi. È escluso per il momento un incontro tra Bergoglio e i guerriglieri delle Farc, presenti all'Havana con un tavolo di trattative per la pace in Colombia: "Non è previsto - ha detto Lombardi - ma il Papa è ovviamente libero di decidere diversamente".

Anche gli Stati Uniti si stanno preparando all'arrivo del pontefice. L'intelligence americana sostiene di aver già sventato una minaccia alla sua vita. "A noi non risulta nulla di particolare - ha commentato padre Lombardi - Ho sentito di un attentato sventato, ma il pontefice intende muoversi come fa abitualmente, con la papamobile aperta". Nel pomeriggio del 22 settembre, all'aeroporto di Washington ci saranno Barack Obama e la first lady Michelle ad accogliere il Papa negli Usa.

Subito dopo il viaggio a Cuba e negli Stati Uniti, dal 25 al 30 novembre, Bergoglio si recherà in Kenya, Uganda e Repubblica centrafricana.