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ITALIA

Il gip respinge l'istanza di scarcerazione

Cyberspionaggio, restano in carcere Giulio e Francesca Occhionero

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Giulio e Francesca Maria Occhionero restano in carcere. Il gip Maria Paola Tomaselli ha respinto l'istanza per il ritorno in libertà dei due indagati nell'inchiesta su una presunta rete di cybercrime che era stata avanzata dai difensori, gli avvocati Stefano Parretta e Roberto Bottacchiari. Per il giudice cè il rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. 

I due legali presenteranno presto istanza di scarcerazione al tribunale del riesame. I fratelli Occhionero sono accusati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato e intercettazione illecita di comunicazioni informatiche.

I due sostengono che non c'entrano nulla, "non siamo spie", dicono, e sostengono di essere vittime di un'inchiesta che va avanti da mesi.

Il sospetto degli inquirenti è che i due abbiano carpito e archiviato su server esteri, per motivi ancora ignoti, una serie enorme di dati, e nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip spiega come la vicenda non sia una "isolata iniziativa dei due fratelli ma che al contrario si collochi in un più ampio contesto dove più soggetti operano nel settore della politica e della finanza".