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CULTURA

Sono gli attori a votare gli attori

Da Marilyn Monroe a Jim Carrey, i grandi esclusi dalle nomination agli Oscar

Nella storia del cinema ci sono almento venti interpreti che avrebbero meritato di finire nella cinquina dei favoriti

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di Laura Squillaci
A volte non basta una buona interpretazione, un ruolo importante o il successo al botteghino per guadagnarsi un posto nella cinquina di nominati agli Oscar. Per arrivare fino al DolbyTheatre ci vuole qualcosa in più, sicuramente bisogna piacere ai propri colleghi. Da regolamento infatti sono gli attori che votano gli attori che finiscono in nomination. 

Richard Gere e Time out of mind
Ci sono tanti casi nella storia del cinema di grandi esclusi dalla corsa alla statuetta. Richard Gere, ad esempio. Il pubblico lo ha amato in American Gigolo o a fianco di Julia Roberts nel film cult Pretty Woman. Eppure questo non è stato sufficiente. Il genere commedia, si dice, non aiuta, ma l’attore americano le occasioni per essere nominato le ha avute con altri film, d’azione, come The Hoax o Arbitrage. Anche quest’anno sembrava partire favorito con il ruolo del clochard in Time out of mind, ma i bookmakers non gli danno alcuna chance.

Jim Carrey in The Truman show
Essere John Malkovich, Pallottole su Broadway di Woody Allen o Rischiose abitudini. Sono tre film in cui ci si aspettava una candidatura per John Cusack che però non è arrivata. Uno dei casi che ha fatto più discutere, poi, è l’esclusione di Jim Carrey quando era Truman in The Truman Show, uno dei pochi film drammatici che abbia mai interpretato. È pur vero che quell’anno aveva come sfidanti Roberto Benigni per La vita è bella, poi vincitore, o Tom Hanks per Salvate il soldato Ryan. Ma almeno la nomination la si aspettava. E pure Se mi lasci ti cancello di Gondry poteva vederlo tra i papabili.

Hugh Grant e Quattro matrimoni e un funerale
Anche Jeff Daniels avrebbe potuto meritare una candidatura per Il calamaro e la balena del 2005, regia di Noah Baumbach. Mentre un posto nella cinquina senz’altro lo meritava Hugh Grant per Quattro matrimoni e un funerale, un film dalla comicità amara, che lo vedeva a fianco di Andie MacDowell.

Il caso Marylin Monroe
Tra le donne ci sono due grandi escluse dalla corsa all'Oscar. Chi non avrebbe dato una candidatura a Meg Ryan per il suo esser così naive in Harry ti presento Sally? Scorrendo la pellicola indietro nel tempo si arriva poi a un mito, un'icona di bellezza dimenticata dai colleghi di allora. Marylin Monroe e il suo incredibile fascino non ce l’hanno fatta a portare a casa una nomination. E questa volta non c’entra nulla il fatto che fosse una commedia, Jack Lemmon per A qualcuno piace caldo l’ha ottenuta….