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ECONOMIA

World Economic Forum

Davos, Modi bacchetta Trump: il protezionismo è un pericolo globale

Fa discutere l'intervento del primo ministro indiano, già ribattezzato come l'anti-Trump, di fronte all'èlite della politica economica globale. Le sue parole arrivano all'indomani dell'annuncio Usa di nuove tasse su prodotti realizzati in Asia. Ha concluso la giornata il premier canadese Trudeau, che plaude all'intesa a 11 su commercio trans-pacifico raggiunta senza Trump

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C'è chi l'ha ribattezzato l'anti-Trump per il suo richiamo alla difesa della globalizzazione contro i protezionismi. Ha fatto insomma discutere l'intervento, al World Economic Forum, del primo ministro indiano Narendra Modi di fronte all'èlite della politica economica globale che discuteva di come ricomporre un mondo sempre più frammentato. Il premier indiano non ha usato mezzi termini: "Le forze del protezionismo stanno prendendo il comando di fronte alla globalizzazione". Parole che fanno ancora più effetto visto che al Forum è atteso l'intervento del presidente Usa Donald Trump, il quale si è sempre dichiarato di segno opposto.

Nel suo intervento inaugurale, Modi ha ribadito che se si vogliono ricomporre le disuguaglianze, bisogna tener conto che "l'isolazionismo non è una soluzione a questa preoccupante situazione". E queste parole arrivano proprio all'indomani dell'annuncio degli Stati Uniti dell'imposizione di nuove tasse sui pannelli solari importati dalla Cina, ma anche su grandi lavatrici prodotte in diversi paesi asiatici.

L'India in procinto di soppiantare Regno Unito e Francia: è la quinta economia
Il primo ministro indiano ha indirettamente ribattuto che vuole "stendere il tappeto rosso" agli investimenti stranieri in India, in procinto di soppiantare il Regno Unito e la Francia per diventare la quinta economia più grande quest'anno, secondo la società di consulenza Center for Economics e ricerca aziendale.

Il primo intervento di un ministro indiano dal 1997
E' stato il primo intervento di un primo ministro indiano a Davos dal 1997, quando "gli uccelli cinguettavano e non gli uomini", ha detto Narendra Modi in riferimento al sito di microblog Twitter - "tweeter" che significa "twittare" "in inglese. "La soluzione è accettare e comprendere il cambiamento e formulare politiche flessibili in linea con i tempi che cambiano", ha detto, suggerendo che è necessario un globalismo che non cerchi di spazzare via le differenze nazionali e culturali. Per farlo, ha citato le parole di Gandhi quando disse: "Non voglio che le mura e le finestre di casa mia siano chiuse da tutte le direzioni, ma che il vento di tutti i paesi entri con disinvoltura. Ma non accetterò che i miei piedi vengano sradicati da questi venti. L'India di oggi ha accettato questo punto di vista", ha ribattuto.

Nuova Dheli apre agli investimenti stranieri
Modi ha sottolineato l'apertura dell'India agli investimenti esteri. "Stiamo rimuovendo la burocrazia e stendendo il tappeto rosso", ha detto, osservando che, negli ultimi tre anni, il governo indiano ha abolito oltre 1.400 leggi "arcaiche". La platea è ora in attesa di ascoltare il primo ministro canadese Justin Trudeau che illustrerà l'agenda del G7.

Trudeau: "Bene il nuovo accordo Tpp, porterà lavoro e benessere"
"Sono lieto di annunciare che abbiamo appena raggiunto a Tokyo l'accordo commerciale CPTPP": si tratta "del giusto accordo che assicurerà posti di lavoro e benessere per le classi medie in Canada". Così il primo ministro canadese Justin Trudeau durante il suo intervento al Forum, parlando dell'accordo commerciale trans-pacifico delineato da 11 Paesi dopo l'abbandono dei negoziati da parte di Donald Trump, che ha fatto saltare l'originale negoziato TPP.

"Le imprese valorizzino le donne, la cosa più smart"
"Le imprese devono assumere, promuovere e trattenere con sé più donne, non perché è una cosa bella, ma perché è una cosa intelligente" ha quindi aggiunto Trudeau, indicando in migliaia di miliardi di dollari il beneficio che ne trarrebbero Paesi come gli Stati Uniti.