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POLITICA

Il disegno di legge contro l'omotransfobia

Ddl Zan: tensione nella maggioranza, Pd e M5S contro gli emendamenti di Italia Viva

"Affossano la legge, un favore alle destre"

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Asse Pd-M5S contro Italia Viva sul ddl Zan: secondo Dem e pentastellati, le proposte di modifiche al disegno di legge contro l'omotransfobia presentate dai renziani sono "irricevibili" e "rischiano di affossare" la legge. "La proposta di mediazione dei renziani è irricevibile. Non giochiamo sulla pelle delle persone per calcoli di tattica politica", dice Franco Mirabelli, vice presidente del Pd al Senato che sta seguendo il testo in Commissione Giustizia. "Io ancora non mi capacito che chi ha votato il Ddl Zan alla Camera non possa farlo al Senato. E i renziani a Montecitorio lo hanno votato. Le proposte di mediazione che Italia Viva ha presentato sono irricevibili. In particolare quella di togliere all'articolo uno la definizione di 'identità di genere'. Significa non offrire alcuna protezione alle discriminazioni alle persone transgender". Per Mirabelli proporre il testo Scalfarotto significa "affossare la legge" perché "fu stoppato dalla Lega".     "Gli emendamenti presentati da Italia Viva al ddl Zan suonano come un tentativo di affossare la legge. Pensare infatti di eliminare i termini 'orientamento sessuale' e 'identità di genere' e tornare alla definizione di omofobia e transfobia rischierebbe di farci compiere un altro passo indietro, come già accaduto in passato", aggiungono le parlamentari e i parlamentari del MoVimento 5 Stelle del gruppo Pari Opportunità.

Ma Italia Viva tiene il punto: secondo il presidente dei senatori renziani, Davide Faraone, modificare il Ddl Zan è l'unica strada perché si arrivi all'approvazione della legge. Basta con la propaganda per "fare le rivoluzioni 'muscoli e like'", dice Faraone. Invece "va costruita una cultura, un sentimento diffuso di empatia capace di uscire dalla bolla di chi vive nella casualità della vita quella condizione considerata 'di minoranza'", di quotidiana emarginazione: quindi "magari la legge contro le discriminazioni omotransfobiche sarà un po' diversa da come era stata pensata inizialmente, ma se sara' efficace, più unitaria nella società e avrà maggiori possibilità di essere approvata, andrà bene lo stesso ed avremo centrato l'obiettivo: tutelare le esistenze spesso difficili di chi vive la diversità sulla propria pelle, ogni giorno".

La Lega intanto ripete che un accordo sul testo in Senato si può trovare "in cinque minuti". "Gli omosessuali, i trans se offesi e oggetti di violenza vanno difesi. Un altro discorso e portare sui banchi di scuola le teorie secondo cui non ci sono maschietti e femminucce", dice il leader del Carroccio, Matteo Salvini.   E dall'opposizione Giorgia Meloni annuncia "un atto dove chiederò" che per combattere le discriminazioni, vengano fermati gli accordi commerciali con tutti quei paesi che considerano l'omosessualità un reato. Vogliamo vedere che cosa succederà, con la storia dei mondiali del Qatar?".  "Vediamo come voteranno i vari partiti che ci fanno sempre la morale", ha aggiunto. "Il tema della legge Lgbtq viene usato verso Ungheria e Polonia come clava, ma il problema è altro. A me danno fastidio le ipocrisie: nessuno può essere considerato fuorilegge perché omosessuale, ma bisogna essere seri. Nel governo Draghi c'è ipocrisia e contraddizione nella lotta alle discriminazioni", conclude.