SPORT
Il presidente del Napoli sulla Figc
Rinnovo vertici calcio. Scende in campo De Laurentiis: "Ci salvino Renzi e Delrio"
In attesa dell'11 agosto, data probabile per conoscere il nuovo numero uno della Federcalcio, il patron dei partenopei invoca il rinnovamento con l'aiuto del Governo

Dopo Andrea Agnelli e James Pallotta, Aurelio De Laurentiis. Il partito del rinnovamento ai vertici del calcio italiano ingrossa le sue fila con l'adesione del presidente del Napoli. L'occasione per il patron dei partenopei è l'inaugurazione del Cinecittà World. E se da una parte taglia un nastro, dall'altra invoca unità di intenti: "Tavecchio o Andrea Agnelli? Qui non bisogna stare nè con gli uni, nè con gli altri. Qui bisogna stare con il calcio italiano''. De Laurentiis vuole parlare di programmi e non di elezioni, passando anche attraverso il coinvolgimento del governo: "Bisogna che Renzi e Delrio ci mettano mano e studino con la Lega di A quei correttivi necessari a salvare il calcio, altrimenti moriamo. E la Lega stia vicino alle istituzioni, a Roma, perché defilarsi a Milano? Lo trovo sospetto".
Di "rinnovamento di governance, regole e uomini'', da affidare a ''personaggi autorevoli e indiscutibilmente distanti dalle logiche che fin qui non hanno prodotto soluzioni'', ha parlato invece il numero uno della Roma, Pallotta. La conta quindi prosegue in Lega, dove per ora il Milan sceglie la via del silenzio. ''Rimanderò la valutazione nei prossimi giorni visto che fino all'11 agosto c'è tempo per approfondire'', ha detto oggi Barbara Berlusconi rispondendo a chi le chiedeva come pensasse di conciliare la diversità di vedute sulla corsa alla presidenza Figc con l'altro ad rossonero, Adriano Galliani. Lo stesso Galliani ha glissato cosi': "Io sono vicepresidente Lega, per me è doveroso stare in silenzio. Avremo un'assemblea di Lega il 17 luglio, è quella la sede dove i club di serie A si confronteranno e vedranno i programmi degli eventuali candidati prima di tirare conclusioni. E' cominciata la campagna elettorale, tutto qua, niente di drammatico''.
Tutt'altro che silenzioso invece Diego Della Valle su Prandelli. Interpellato sulle dimissioni dell'ex ct della Nazionale, il patron della Fiorentina, ha detto di non essere sorpreso dalla decisione di lasciare gli azzurri: "Vederlo scappare dopo il casino che ha fatto non mi meraviglia affatto. Sta nel dna dell'uomo". Il motivo, sempre secondo Della Valle, è che Prandelli "è una persona che non ha le capacità per fare bene le cose, riesce a costruirsi dei rapporti mediatici sempre molto forti, ma poi alla fine quando c'è da dimostrare i fatti manca sempre all' appello, in questo caso ha lasciato l'Italia con l'amaro in bocca, non ha spiegato a nessuno cosa è successo". Parole forti, che avranno sicuramente raggiunto Instabul, dove Prandelli ha da poco firmato con il Galatasaray per la prossima stagione. E dopo la conferenza stampa di presentazione in cui non ha risparmiato nessuno, dal Bosforo si attendono risposte poco diplomatiche.
Di "rinnovamento di governance, regole e uomini'', da affidare a ''personaggi autorevoli e indiscutibilmente distanti dalle logiche che fin qui non hanno prodotto soluzioni'', ha parlato invece il numero uno della Roma, Pallotta. La conta quindi prosegue in Lega, dove per ora il Milan sceglie la via del silenzio. ''Rimanderò la valutazione nei prossimi giorni visto che fino all'11 agosto c'è tempo per approfondire'', ha detto oggi Barbara Berlusconi rispondendo a chi le chiedeva come pensasse di conciliare la diversità di vedute sulla corsa alla presidenza Figc con l'altro ad rossonero, Adriano Galliani. Lo stesso Galliani ha glissato cosi': "Io sono vicepresidente Lega, per me è doveroso stare in silenzio. Avremo un'assemblea di Lega il 17 luglio, è quella la sede dove i club di serie A si confronteranno e vedranno i programmi degli eventuali candidati prima di tirare conclusioni. E' cominciata la campagna elettorale, tutto qua, niente di drammatico''.
Tutt'altro che silenzioso invece Diego Della Valle su Prandelli. Interpellato sulle dimissioni dell'ex ct della Nazionale, il patron della Fiorentina, ha detto di non essere sorpreso dalla decisione di lasciare gli azzurri: "Vederlo scappare dopo il casino che ha fatto non mi meraviglia affatto. Sta nel dna dell'uomo". Il motivo, sempre secondo Della Valle, è che Prandelli "è una persona che non ha le capacità per fare bene le cose, riesce a costruirsi dei rapporti mediatici sempre molto forti, ma poi alla fine quando c'è da dimostrare i fatti manca sempre all' appello, in questo caso ha lasciato l'Italia con l'amaro in bocca, non ha spiegato a nessuno cosa è successo". Parole forti, che avranno sicuramente raggiunto Instabul, dove Prandelli ha da poco firmato con il Galatasaray per la prossima stagione. E dopo la conferenza stampa di presentazione in cui non ha risparmiato nessuno, dal Bosforo si attendono risposte poco diplomatiche.