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ITALIA

Condanna in primo grado a un anno, pena sospesa

Abuso d'ufficio, De Luca assolto "perché il fatto non sussiste" dalla Corte d'Appello di Salerno

De Luca è stato assolto con formula piena dall'accusa di abuso d'ufficio. Si allontanano gli effetti della legge Severino sulla sua elezione a Governatore

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Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca
Salerno
Assolto "perché il fatto non sussiste", questa la sentenza della Corte d'Appello di Salerno nel processo che vedeva imputato il governatore della Campania Vincenzo De Luca. L'accusa di abuso d'ufficio era legata alla nomina di un project manager nell'ambito di un progetto per la costruzione di un termovalorizzatore a Salerno.

In primo grado, De Luca, era stato condannato a un anno, pena sospesa, condanna che aveva determinato la sospensione dall'incarico di presidente della Giunta regionale per effetto della Legge Severino, provvedimento poi sospeso dal tribunale.

Il procuratore generale Antonella Giannelli nella replica seguita alla conclusione dell'arringa dell'avvocato Andrea Castaldo ha difeso l'impostazione dell'accusa di abuso d'ufficio, nonostante la complessità delle norme amministrative che contornavano la procedura di nomina di un project manager per la progettazione e realizzazione nel 2008 di un termovalorizzatore, chiedendo la condanna per De Luca e i due tecnici comunali a 11 mesi di reclusione.

"Anni di pesante aggressione politica e mediatica per nulla. Anni di un calvario che avrebbe fatto scoppiare il cuore a chiunque. Ho retto per le profonde motivazioni ideali e morali, e per l'assoluta serenità della mia coscienza". Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta l'assoluzione nel processo d'appello sulla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno.

"Esprimo il mio rispetto per la magistratura, la cui autonomia è un bene per i cittadini onesti e non un privilegio di alcuni. Il controllo di legalità nei confronti di chiunque è doveroso in democrazia.áMi auguro - aggiunge De Luca - che nel dibattito pubblico si esaurisca la tendenza dilagante a calpestare con disinvoltura la dignità di persone e famiglie oltre le regole di uno Stato di diritto. Mi auguro che si affermi l'abitudine a confrontarsi civilmente, in un clima di rispetto reciproco. L'essere uomini è più importante delle bandiere di partito", conclude.