ITALIA
L'inchiesta
De Luca scarica l'ex braccio destro. Il ministro Orlando sul governatore: "Non lo avrei scelto"
Il governatore della Regione Campania, indagato per concussione per induzione, si difende e afferma di non sapere nulla. Il ministro della Giustizia prende le distanze dal presidente della Regione. Il giudice Scognamiglio trasferita e sotto indagine. Fonti giudiziarie: l'intercettazione col marito non c'è
“Sicuramente è stato un comportamento sbagliato ed infatti non c'è più”. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, definisce così l'atteggiamento del suo ex collaboratore Nello Mastursi, che non lo ha avvisato di aver avuto una perquisizione. "Quando gli è stato sequestrato il telefono cellulare chiesi conto a Mastursi e lui mi disse che erano fesserie. Non so se dietro c'è qualcosa di grosso. Per quello che mi riguarda non c'è nulla. Quelli che collaborano sanno che chi sbaglia è colpevole tre volte”.
Il governatore si difende
De Luca, indagato per concussione per induzione insieme ad altri 6 per la vicenda relativa al giudizio del tribunale di Napoli sulla legittimità della sua elezione a presidente della Regione, afferma di non sapere “niente di niente di niente” e di considerarsi parte lesa, ma anche di non credere a “complotti e trappole”.
"Stiamo arrivando all'assurdo"
Secondo quanto fitra da ambienti investigativi, la procura di Roma vuole chiudere rapidamente l'inchiesta. ''Credo che stiamo arrivando all'assurdo – prosegue De Luca - Mastursi sapeva prima della sentenza? Quello che ha saputo non lo so, al massimo avrà saputo dagli avvocati che sanno un po' prima quello che succede. Stanno costruendo una montagna...''.
"Di Manna non mi ha fatto cenno nessuno"
Poi anche un passaggio su Manna, al quale secondo l’accusa sarebbe stata promessa una importante carica dirigenziale nella Sanità campana: “Di questo signore non mi ha fatto cenno nessuno”. “La mia lettura di questa vicenda? Penso che questo signore sia uno dei mille cittadini che si vanno a proporre per avere incarichi – afferma - Non puoi fare il prelievo di sangue a tutti quelli che richiedono un incontro, così si espone ad un rischio permanente ma se non lo fa ti dicono che ti chiudi in una torre d'avorio".
Sul Pd: "Non mi aspetto niente da nessuno"
Quanto alla posizione del Pd sulla vicenda, il governatore della Campania dice di non aver sentito il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Sull’atteggiamento attendista del partito con le reazioni di ieri, replica seccamente: “Non mi aspetto niente da nessuno”.
Orlando: "In Campania avrei sostenuto un altro candidato"
Ad aver preso posizione è il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "In Campania avrei sostenuto un altro candidato, ma De Luca ha vinto le primarie" ed è "portatore di un buon governo", ha affermato. Orlando ha inoltre sottolineato di conoscere "la Campania e la turbolenza di quella realtà, se azzardassi ipotesi sarei avventato. La scelta più ragionevole è attendere gli sviluppi della vicenda per poter dare un giudizio anche sotto il punto di vista politico".
Il giudice Scognamiglio trasferita e sotto indagine
Quanto al giudice del tribunale di Napoli Anna Scognamiglio, indagata nell’ambito dell’inchiesta, è stata trasferita ad altra sezione dal presidente del tribunale di Napoli, Ettore Ferrara. Inoltre il Pg della Cassazione Pasquale Ciccolo ha avviato accertamenti preliminari su di lei.
La Procura di Roma: l'intercettazione col marito non c'è
Nel frattempo emerge che in Procura a Roma non ci sarebbe nessun riscontro circa l'esistenza dell'intercettazione telefonica, di cui hanno dato conto i quotidiani, relativa a un colloquio che sarebbe avvenuto il 17 luglio scorso tra Anna Scognamiglio e il marito Guglielmo Manna. Negli ambienti giudiziari di piazzale Clodio si precisa che quel tipo di conversazione, così come riportata dalla stampa, non esiste in alcun modo.
Il governatore si difende
De Luca, indagato per concussione per induzione insieme ad altri 6 per la vicenda relativa al giudizio del tribunale di Napoli sulla legittimità della sua elezione a presidente della Regione, afferma di non sapere “niente di niente di niente” e di considerarsi parte lesa, ma anche di non credere a “complotti e trappole”.
"Stiamo arrivando all'assurdo"
Secondo quanto fitra da ambienti investigativi, la procura di Roma vuole chiudere rapidamente l'inchiesta. ''Credo che stiamo arrivando all'assurdo – prosegue De Luca - Mastursi sapeva prima della sentenza? Quello che ha saputo non lo so, al massimo avrà saputo dagli avvocati che sanno un po' prima quello che succede. Stanno costruendo una montagna...''.
"Di Manna non mi ha fatto cenno nessuno"
Poi anche un passaggio su Manna, al quale secondo l’accusa sarebbe stata promessa una importante carica dirigenziale nella Sanità campana: “Di questo signore non mi ha fatto cenno nessuno”. “La mia lettura di questa vicenda? Penso che questo signore sia uno dei mille cittadini che si vanno a proporre per avere incarichi – afferma - Non puoi fare il prelievo di sangue a tutti quelli che richiedono un incontro, così si espone ad un rischio permanente ma se non lo fa ti dicono che ti chiudi in una torre d'avorio".
Sul Pd: "Non mi aspetto niente da nessuno"
Quanto alla posizione del Pd sulla vicenda, il governatore della Campania dice di non aver sentito il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Sull’atteggiamento attendista del partito con le reazioni di ieri, replica seccamente: “Non mi aspetto niente da nessuno”.
Orlando: "In Campania avrei sostenuto un altro candidato"
Ad aver preso posizione è il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "In Campania avrei sostenuto un altro candidato, ma De Luca ha vinto le primarie" ed è "portatore di un buon governo", ha affermato. Orlando ha inoltre sottolineato di conoscere "la Campania e la turbolenza di quella realtà, se azzardassi ipotesi sarei avventato. La scelta più ragionevole è attendere gli sviluppi della vicenda per poter dare un giudizio anche sotto il punto di vista politico".
Il giudice Scognamiglio trasferita e sotto indagine
Quanto al giudice del tribunale di Napoli Anna Scognamiglio, indagata nell’ambito dell’inchiesta, è stata trasferita ad altra sezione dal presidente del tribunale di Napoli, Ettore Ferrara. Inoltre il Pg della Cassazione Pasquale Ciccolo ha avviato accertamenti preliminari su di lei.
La Procura di Roma: l'intercettazione col marito non c'è
Nel frattempo emerge che in Procura a Roma non ci sarebbe nessun riscontro circa l'esistenza dell'intercettazione telefonica, di cui hanno dato conto i quotidiani, relativa a un colloquio che sarebbe avvenuto il 17 luglio scorso tra Anna Scognamiglio e il marito Guglielmo Manna. Negli ambienti giudiziari di piazzale Clodio si precisa che quel tipo di conversazione, così come riportata dalla stampa, non esiste in alcun modo.