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MONDO

Privacy violata

La società di marketing dei repubblicani pubblica per errore i dati quasi 200 milioni di americani

"Ci prendiamo la piena responabilita' della situazione. in base alle nostre informazioni, non crediamo di essere stati hackerati", ha commentato Alex Lundry, fondatore di Deep Root Analytics, assicurando che sono state prese tutte le misure per prevenire ulteriori accessi

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Praticamente ogni americano è stato schedato. Di lui si sanno gusti, preferenze, probabili scelte politiche.  Molti lo sospettavano ma ora la conferma e lì, in quel gigantesco schedario scoperto per caso all'inizio di giugno da un analista di rischi cibernetici che punta il dito contro una società di marketing ingaggiata dai repubblicani per le elezioni presidenziali del 2016.

La Deep root analytics - questo il nome della società - ha causato la  diffusione accidentale on line dei dati personali e delle opinioni politiche di quasi 200 milioni di cittadini usa (il 62% dell'intera popolazione americana).

Oltre ai dati personali (data di nascita, indirizzo, numeri di telefono) ci sono anche appartenenze religiose, pregiudizi etnici e politici, prese di posizione su argomenti controversi come il controllo delle armi, l'aborto, le cellule staminali.

Tutte informazioni raccolte da varie fonti, dai social network ai comitati di raccolta fondi per il partito repubblicano. Una copia dei dati e' stata scoperta la scorsa settimana da Chris Vickery, un analista di rischi cibernetici, ed e' ancora disponibile per chiunque abbia un link al server di Amazon Cloud.   

"Ci prendiamo la piena responabilita' della situazione. in base alle nostre informazioni, non crediamo di essere stati hackerati", ha commentato Alex Lundry, fondatore di Deep Root Analytics, assicurando che sono state prese tutte le misure per prevenire ulteriori accessi.

I nomi dei files e gli elenchi indicano che i dati dovevano essere usati da influenti organizzazioni politiche repubblicane: l'idea era di creare un profilo per ogni elettore usando dati disponibili.

​ Benché sia noto che i partiti raccolgono dati sugli elettori, questa è finora la piu' grande violazione di dati elettorali negli Stati Uniti.