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POLITICA

Il vertice Anci-governo a palazzo Chigi

Def, Fassino: "Renzi assicura che non ci saranno nuovi tagli ai Comuni"

Il presidente dell'Anci dopo l'incontro con il premier: "Il quadro ha consentito di superare le incomprensioni e i fraintendimenti dei giorni scorsi. Abbiamo apprezzato la disponibilità del Governo e come Anci abbiamo riconfermato la volontà di continuare una relazione positiva con l'obiettivo di cercare soluzioni condivise"

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Mercoledì prossimo ci sarà un nuovo incontro, ma il vertice di questa mattina tra l'associazione dei comuni ed il governo ha già avuto un esito più che positivo. "Il presidente del Consiglio ci ha detto che il Def non prevede nuovi tagli a carico dei Comuni e che in ogni caso il governo intende discutere con l'Anci a partire da settembre quando sulla base del Def bisognerà redigere la legge di stabilità. Abbiamo preso atto di questo chiarimento importante", ha spiegato il presidente dell'Anci Piero Fassino al termine dell'incontro.

Silenziate quindi, almeno per ora, le voci di protesta degli amministratori locali che, dopo la pubblicazione delle linee guida del documento di programmazione economica e finanziaria, avevano espresso tutta la loro preoccupazione nei confronti di possibili nuovi tagli. "Dal 2010 ad oggi, tra taglio dei trasferimenti e patto di stabilità, i Comuni hanno fatto sacrifici per 17 miliardi di euro. Mi pare che altri abbiano contribuito molto meno al risanamento dei conti pubblici, mi riferisco alle amministrazioni centrali dello Stato", aveva detto solo ieri lo stesso Fassino.

L'incontro, ha aggiunto il sindaco di Torino, è stato "approfondito, franco e molto costruttivo e ha permesso di acquisire elementi di chiarimento. L'Anci ha confermato la volontà di continuare, come è stato in questi mesi, una relazione positiva con il governo per affrontare i temi aperti con l'obiettivo di cercare soluzioni condivise". 

Solo bozze per il Def
In attesa del nuovo incontro della prossima settimana, "che sarà l'occasione per riprendere i temi" relativi al Def e "definire il percorso e i tempi", dal vertice di oggi si è appreso che un testo definitivo del Def non esiste, ma si lavora per ore su delle bozze. "Il premier ha chiarito che allo stato attuale un testo del Def non esiste, ma solo bozze di lavoro che non vanno assunte come decisoni adottate", ha spiegato Fassino.

Città metropolitane
"Si è affrontato il problema delle Città metropolitane, confermiamo l'intesa sottoscritta sul riparto dei tagli, ma abbiamo sottolineato come sia particolarmente oneroso per Roma, Firenze e Napoli. Abbiamo chiesto di ridiscutere non la ridefinizione dell'accordo ma su come ridurre l'impatto di questi tagli" su queste tre città". 

Gli investimenti per le grandi città
Renzi ha confermato "l'impegno del governo a dare corso agli investimenti previsti con la legge di stabilità e con lo sblocca Italia previsti nei mesi scorsi sulle grandi città in particolare le metro delle grandi città". 

Fondo per Imu e Tasi e rinegoziazione prestiti ai comuni
Renzi si è detto disponibile a risolvere positivamente il tema del calo di gettito per alcuni ciomuni dovuto al passaggio dall'Imu alla Tasi: nel 2014 si era provveduto con un fondo perequativo da 625 milioni e ora "il governo si è detto disponibile ad una soluzione di questo problema" ha riferito ancora  il presidente dell'Anci. 

Nel corso dell'incontro, ha poi aggiunto Fassino, "si è affrontato un altro tema che era già oggetto di accordo ma che stentava a trovare implementazione, cioè accelerare la rinegoziazione dei mutui contratti dai Comuni con Cassa Depositi e prestiti e la ridefinizione della definizione di tasso dei mutui erogati ai Comuni. Il premier ha detto di essere assolutamente d'accordo con la nostra sollecitazione e ha dato precise rassicurazioni che il governo intende muoversi per una rimodulazione dei mutui che hanno un'incidenza finanziaria significativa su molti Comuni".

Eccesso di norme
"Oggi con il premier Renzi abbiamo affrontato il tema riguardante la selva di vincoli ordinamentali sulla gestione delle nostre città, che riguardano anche le qualifiche del personale. Insomma, tutta una serie di norme che rendono faticosa la gestione delle città. Su questo c'era già un accordo da inserire nel testo della legge di stabilità ma poi andò 'perduto' l'ultima notte", ha sottolineato il presidente dell'Anci.