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ECONOMIA

DEF

DEF. Rallenta la crescita. Confermato taglio Irap e Irpef

Raddoppiano le quote del surplus Banca d'Italia per il cuneo fiscale e le tasse sulle rendite per il taglio Irap. Confermato l'aumento in busta paga per i dipendenti. Condizioni per la richiesta all'Unione europea della clausola di salvaguardia per le riforme

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Palazzo Chigi
Prodotto interno lordo al ribasso nel 2014 a quota +0,8% (le stime prevedevano 1,1%). Rapporto Deficit/Pil al 2,6% nel 2014 e in equilibrio nel 2015 e 2016. Disoccupazione al 12,8% quest'anno, due punti decimali in meno (12,5%) nel 2015. Questi i numeri del Documento di Economia e Finanza con una soglia psicologica della crescita oltre lo zero per cento superata solo nel 2015 con +1,3%, +1,6% nel 2016, +1,8% nel 2017.
E questo a causa del debole impatto delle riforme che per l'anno in corso avrebbe effetti sul Pil solo dello 0,3%. Asse portante del Def, insieme al Piano di Stabilità. è il Piano Nazionale per le Riforme.

Taglio cuneo fiscale da surplus Banca d'Italia
Sul tavolo del Consiglio dei Ministri anche il raddoppio al 26% sulle plusvalenze delle quote della Banca d'Italia. Sarebbe questa la manovra chiave dell'esecutivo per recuperare i 6,6 miliardi necessari al taglio del cuneo fiscale. 

Taglio Irap e Irpef 
Confermato anche il taglio dell'Irap di almeno ill 10% grazie alle risorse prelevate dalle tasse sulle rendite finanziarie.  
Per l'intervento sull'Irpef, che a regime costa 10 miliardi recuperati per 4,5 miliardi dai tagli alla spesa, confermato il beneficio dal 1 maggio per la platea dei lavoratori dipendenti sotto i 25mila euro lordi di reddito, per un aumento in busta paga di 1000 euro netti a persona

Privatizzazioni
I proventi degli interventi delle privatizzazioni ammonterebbe a 12 miliardi nel 2014. Forbice dai 10 ai 12 miliardi annui prevista anche per il triennio 2015-2017

Clausola di salvaguardia
Nel Def si legge infine che il governo ''ritiene che sussistano in pieno le condizioni affinché l'Italia possa chiedere alle istituzioni comunitarie l'applicazione della cosiddetta clausola di salvaguardia delle riforme strutturali''. Ovvero, la garazia che  gli interventi per uscire dalla crisi e tornare a crescere sono vincolati agli impegni presi a Bruxelles.