ECONOMIA
La compagnia svizzera ha chiesto 2200 esuberi
Del Torchio: per ora nessun licenziamento. Oggi incontro tra azienda e sindacati
L'ad della società fa sapere che al vertice con le sigle si parlerà solo del piano Etihad. Nel pomeriggio meeting a Roma tra il ministro Lupi e il commissario Ue ai Trasporti Kallas

"No, assolutamente no". Così l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio risponde ai giornalisti che, prima dell'incontro con i sindacati sugli esuberi gli chiedono se sono partite le lettere per i licenziamenti collettivi. "Oggi parliamo e presentiamo il piano - ha precisato Del Torchio - e cominciamo a capire come affrontare i problemi".
Solo due giorni fa lo stesso Del Torchio faceva sapere che Etihad, come condizione per sottoscrivere un accordo, chiedeva il licenziamento di 2.200 lavoratori di Alitalia. Lo stesso top manager aveva subito fatto sapere che non era possibile gestire questi esuberi con il ricorso alla cassa integrazione a rotazione o con i contratti di solidarietà come richiesto dai sindacati. "Purtroppo questi lavoratori dovranno uscire dall’azienda e si tratta di individuare le necessarie tutele sociali. È un sacrificio che consentirà la sopravvivenza degli altri 11 mila che rimangono in Alitalia".
Quella di oggi è una giornata decisiva per la compagnia: azienda e sindacati si incontrano nella sede di Assaereo, Del Torchio illustrerà formalmente i numeri del Piano di Etihad. Se l'accordo con Alitalia andrà in porto Etihad è pronta ad investire fino a 1,25 miliardi di euro entro il 2008, ha fatto sapere il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che oggi pomeriggio incontrerà il Commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas.
Tra gli argomenti dell'incontro proprio l'operazione Alitalia-Etihad: già la scorsa settimana Lupi era stato a Bruxelles - dove aveva incontrato sia Kallas che il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia - con l'obiettivo di offrire la "massima disponibilità del governo" ad aggiornarli sulla situazione e fornire "rassicurazioni", in particolare "rispetto al compito del governo di valutare e garantire affinché non solo l'azionariato ma anche il controllo della compagnia italiana resti in ambito europeo".
Solo due giorni fa lo stesso Del Torchio faceva sapere che Etihad, come condizione per sottoscrivere un accordo, chiedeva il licenziamento di 2.200 lavoratori di Alitalia. Lo stesso top manager aveva subito fatto sapere che non era possibile gestire questi esuberi con il ricorso alla cassa integrazione a rotazione o con i contratti di solidarietà come richiesto dai sindacati. "Purtroppo questi lavoratori dovranno uscire dall’azienda e si tratta di individuare le necessarie tutele sociali. È un sacrificio che consentirà la sopravvivenza degli altri 11 mila che rimangono in Alitalia".
Quella di oggi è una giornata decisiva per la compagnia: azienda e sindacati si incontrano nella sede di Assaereo, Del Torchio illustrerà formalmente i numeri del Piano di Etihad. Se l'accordo con Alitalia andrà in porto Etihad è pronta ad investire fino a 1,25 miliardi di euro entro il 2008, ha fatto sapere il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che oggi pomeriggio incontrerà il Commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas.
Tra gli argomenti dell'incontro proprio l'operazione Alitalia-Etihad: già la scorsa settimana Lupi era stato a Bruxelles - dove aveva incontrato sia Kallas che il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia - con l'obiettivo di offrire la "massima disponibilità del governo" ad aggiornarli sulla situazione e fornire "rassicurazioni", in particolare "rispetto al compito del governo di valutare e garantire affinché non solo l'azionariato ma anche il controllo della compagnia italiana resti in ambito europeo".