POLITICA
"Non mi piace l'idea che i tecnici preparino tutto e i politici alzino la mano"
Delega fiscale, Renzi: "Sul 3% la manina è la mia e la rivendico"
Pochi giorni fa il blocco della controversa norma della delega fiscale che avrebbe consentito a Silvio Berlusconi di ricandidarsi. Norma della quale né Palazzo Chigi, né il Ministero dell'Economia avevano rivendicato la paternità. Oggi arriva "l'assunzione di responsabilità" del premier Matteo Renzi, durante l'assemblea dei deputati Pd ai quali dice: "Riuniamoci per scegliere un metodo per il Colle"

"La manina è la mia". Parlando all'assemblea dei deputati Pd, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si assume la responsabilità della norma cosiddetta "Salva-Berlusconi". Una norma bloccata nei giorni scorsi, dopo il suo inserimento nella delega fiscale nel Consiglio dei Ministri dello scorso 24 dicembre.
"La ritengo una normativa che non ha niente a che vedere con leggi ad personam", ha aggiunto Renzi, precisando che "quello che va modificato si modifica ma nell'interesse degli italiani", mettendo da parte "l'ossessione che ha dominato venti anni di politica italiana consentendo a Berlusconi di governare. Noi non facciamo leggi ad personam, non ne facciamo contra personam", ha ribadito. Il tutto sarà comunque ridefinito nel Consiglio dei Ministri del prossimo 20 febbraio, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dallo stesso Renzi.
La norma e la posizione di Silvio Berlusconi
La norma depenalizzava alcune fattispecie di evasione fiscale, lo stesso reato per il quale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sta scontando una pena ai servizi, in virtù della sentenza definitiva del processo Mediaset. Pena per la quale è decaduto da senatore. Se la norma non fosse stata bloccata, venendo meno gli effetti della legge Severino, Silvio Berlusconi avrebbe potuto ricandidarsi in Parlamento.
Renzi: "L'idea che qualcuno ti confeziona un pacchetto a me non va"
Una presa di posizione che Renzi assume "non perché voglia difendere qualcuno dei miei - precisa. Abbiamo discusso, approfondito punto per punto, siamo entrati nel merito. Questo è il modo in cui un governo governa". Al contrario, "l'idea che qualcuno ti confeziona un pacchetto a me non va. È l'assunzione di responsabilità di un governo che fa politica. Se qualcuno vuole un governo che mette la firma su quello che preparano i tecnici e se ne va ha sbagliato governo", ha concluso sul punto, rivendicando il "primato della politica".
Per il Quirinale: "Presto riunione parlamentari dem, per scegliere insieme metodo"
Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, "vediamoci per impostare un metodo di elezione del presidente della Repubblica". È la proposta che Matteo Renzi rivolge all'assemblea dei deputati Pd, scherzando: "Le riunioni non ci danno noia".
Per il presidente del Consiglio, "è importante che ci assumiamo la responsabilità di parlare al paese. Perché non è un dibattito sul nome ma sulla funzione dell'istituzione del Presidente della Repubblica".
"La ritengo una normativa che non ha niente a che vedere con leggi ad personam", ha aggiunto Renzi, precisando che "quello che va modificato si modifica ma nell'interesse degli italiani", mettendo da parte "l'ossessione che ha dominato venti anni di politica italiana consentendo a Berlusconi di governare. Noi non facciamo leggi ad personam, non ne facciamo contra personam", ha ribadito. Il tutto sarà comunque ridefinito nel Consiglio dei Ministri del prossimo 20 febbraio, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dallo stesso Renzi.
La norma e la posizione di Silvio Berlusconi
La norma depenalizzava alcune fattispecie di evasione fiscale, lo stesso reato per il quale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sta scontando una pena ai servizi, in virtù della sentenza definitiva del processo Mediaset. Pena per la quale è decaduto da senatore. Se la norma non fosse stata bloccata, venendo meno gli effetti della legge Severino, Silvio Berlusconi avrebbe potuto ricandidarsi in Parlamento.
Renzi: "L'idea che qualcuno ti confeziona un pacchetto a me non va"
Una presa di posizione che Renzi assume "non perché voglia difendere qualcuno dei miei - precisa. Abbiamo discusso, approfondito punto per punto, siamo entrati nel merito. Questo è il modo in cui un governo governa". Al contrario, "l'idea che qualcuno ti confeziona un pacchetto a me non va. È l'assunzione di responsabilità di un governo che fa politica. Se qualcuno vuole un governo che mette la firma su quello che preparano i tecnici e se ne va ha sbagliato governo", ha concluso sul punto, rivendicando il "primato della politica".
Per il Quirinale: "Presto riunione parlamentari dem, per scegliere insieme metodo"
Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, "vediamoci per impostare un metodo di elezione del presidente della Repubblica". È la proposta che Matteo Renzi rivolge all'assemblea dei deputati Pd, scherzando: "Le riunioni non ci danno noia".
Per il presidente del Consiglio, "è importante che ci assumiamo la responsabilità di parlare al paese. Perché non è un dibattito sul nome ma sulla funzione dell'istituzione del Presidente della Repubblica".