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ITALIA

La nuova perizia psichiatrica

Delitto di Cogne: "Dopo 12 anni non c'è il rischio che Franzoni uccida ancora"

Lo conferma un passaggio dell'integrazione della perizia psichiatrica-criminologica del professor Augusto Balloni su Annamaria Franzoni, condannata a 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele. Oggi l'udienza per la richiesta dei domiciliari

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"Dopo poco più di 12 anni dal fatto si può sostenere che non vi sia il rischio che si ripeta il figlicidio, come descritto nella sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Torino". E' un passaggio dell'integrazione della perizia psichiatrica del professor Augusto Balloni su Annamaria Franzoni. "Una tale costellazione di eventi - scrive Balloni - oggi non è più riscontrabile". Sarà discussa oggi davanti al giudice del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, la perizia psichiatrica richiesta dallo stesso Tribunale per poter decidere sull'istanza di detenzione domiciliare avanzata dai legali di Anna Maria Franzoni, Paola Savio e Lorenzo Imperato.

Lo stato piscologico
L'udienza, davanti al presidente del Tribunale Francesco Maisto e al giudice Sabrina Bosi, si aprirà con l'intervento del perito designato dal Tribunale, Augusto Balloni, che spiegherà al giudice e alle parti i contenuti della perizia sullo stato psico-sociale della mamma di Cogne, condannata in via definitiva a 16 anni di reclusione per l'uccisione del figlio Samuele Lorenzi avvenuta nel 2002.

La Franzoni può essere "risocializzata"
Nei giorni scorsi, quando la perizia è stata depositata, era emerso che secondo l'elaborato di Balloni la donna condannata a 16 anni per l'omicidio del figlio Samuele possa essere "risocializzata" grazie ad una terapia e ai servizi sociali. Per la perizia Franzoni, infatti "correrà rischi di incontrare difficoltà, frustrazioni, contrasti ambientali e altri avvenimenti che potranno incidere sul suo comportamento, che potrebbe caratterizzarsi per condotte devianti". Ma ecco che la psicoterapia interviene per "rimuovere i disturbi esistenti e cambiare i comportamenti" e "neutralizzare i rischi di future condotte devianti e/o antigiuridiche e quindi la pericolosità sociale generica".