ITALIA
Decisiva la segnalazione della madre del reo confesso
Catania, delitto di Calatabiano: la pensionata è stata uccisa per 10 euro

Amalia Ruccella non è stata uccisa né dai ladri né per la pensione di 500 euro che aveva prelevato poco prima di morire. Il movente dell’omicidio della pensionata di Calatabiano, in provincia di Catania, ha a che fare con un bottino molto più misero. “Si era opposta di saldare un debito di dieci euro”, ha confessato Paolo Cartelli, fermato ieri dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania.
Ad incastrare il 36enne sarebbe stata l’impronta digitale lasciata sulla bottiglia usata come arma del delitto. La vittima e il suo assassino si conoscevano bene, quindi per Cartelli non era stato difficile entrare nella casa della 75enne. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’uomo avrebbe ucciso la donna tagliandole la gola con il collo della bottiglia usata prima per stordirla.
Cartelli era stato già inserito nella lista dei sospettati, stilata sulla base dei filmati di sorveglianza e dei tabulati telefonici. Tuttavia per chiudere il cerchio è stata fondamentale la testimonianza della madre: aveva chiamato i Carabinieri in caserma dopo aver trovato alcuni abiti sporchi di sangue. Il figlio è ora detenuto nel carcere di Catania in attesa dell’udienza di convalida che avrò luogo nei prossimi giorni.
Ad incastrare il 36enne sarebbe stata l’impronta digitale lasciata sulla bottiglia usata come arma del delitto. La vittima e il suo assassino si conoscevano bene, quindi per Cartelli non era stato difficile entrare nella casa della 75enne. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’uomo avrebbe ucciso la donna tagliandole la gola con il collo della bottiglia usata prima per stordirla.
Cartelli era stato già inserito nella lista dei sospettati, stilata sulla base dei filmati di sorveglianza e dei tabulati telefonici. Tuttavia per chiudere il cerchio è stata fondamentale la testimonianza della madre: aveva chiamato i Carabinieri in caserma dopo aver trovato alcuni abiti sporchi di sangue. Il figlio è ora detenuto nel carcere di Catania in attesa dell’udienza di convalida che avrò luogo nei prossimi giorni.