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ITALIA

Le rivelazioni degli ultimi esami

Delitto di Garlasco, periti su Stasi: impossibile non sporcarsi di sangue uscendo

Le ultime perizie nell'ambito del processo d'Appello bis forniscono nuovi dettagli. Mercoledì riprende il processo a Milano

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Chiara Poggi
L'aggressione che è costata la vita a Chiara Poggi non durò "un tempo considerevole", come avevano ritenuto i periti di primo grado: per il nuovo collegio di esperti è stato "sufficiente un tempo assai breve" per produrre la pozza di sangue trovata nel punto in cui l'assassino si avventò su di lei, pozza che può essersi formata in meno di 3 minuti. 

"Per Stasi impossibile evitare il sangue"
Secondo la ricostruzione contenuta nelle perizie medico-legali e genetiche finite agli atti del processo d'appello bis (che segue l'assoluzione per Stasi in Cassazione), inoltre, sembrano del tutto marginali le probabilità che l'imputato Stasi abbia potuto effettuare il percorso in esame senza intercettare macchie di sangue. Continua, quindi, il giallo della villetta di Garlasco dove, la mattina del 13 agosto 2007, Alberto Stasi trovò il corpo senza vita della sua fidanzata. Mercoledì prossimo, 8 ottobre, riprenderà il nuovo processo di secondo grado all'ex studente bocconiano, accusato dell'omicidio di Chiara.

La relazione dell'unità di medicina legale
Nella relazione, depositata qualche giorno fa, e di cui si discuterà in aula, Roberto Testi, responsabile dell'unità di medicina legale dell'Asl 2 di Torino, Gabriele Bitelli e Luca Vittuari, entrambi docenti del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Bologna, nell'indicare come fosse "pressoché impossibile che l'imputato abbia potuto evitare di calpestare delle macchie di sangue", oltre a scartare il cosiddetto "evitamento implicito" su cui si "è ampiamente dibattuto" nel processo di primo grado, hanno effettuato un milione e 350mila simulazioni sui due gradini e la zona antistante e retrostante la porta a soffietto che conduce al piano seminterrato della villa di via Pascoli.