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ITALIA

L'annuncio divulgato dal deputato Fi Palmizio

Dell'Utri minaccia lo sciopero della fame per avere più libri in carcere

L'ex senatore è detenuto nell'infermeria del carcere di Parma in cui sconta la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa e sarebbe disposto a rinunciare alla tv e all'ora di socialità diurna pur di avere più dei due libri concessi dal regolamento del penitenziario

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Marcello Dell'Utri
Minaccia lo sciopero della fame pur di avere più libri. Marcello dell'Utri ex senatore e braccio destro di Berlusconi, è detenuto nell'infermeria del carcere di Parma in cui sconta la condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, ma il regolamento del penitenziario gli impedisce di avere in cella più di due libri alla volta. Per questo motivo l'ex politico di Forza Italia, bibliofilo da sempre, minaccia di smettere di alimentarsi. Pur di avere dei libri con sé Dell'Utri sarebbe disponibile a rinunciare anche alla tv e all'ora di socialità diurna. 

"È molto, molto, molto ma molto arrabbiato - dice il deputato di Fi Elio Massimo Palmizio - un conto è scontare la pena, un conto è subire tortura psicologica".     Palmizio, coordinatore regionale di Forza Italia Emilia-Romagna e a sua volta fedelissimo di Berlusconi, è stato il primo parlamentare a far visita a Dell'Utri, arrivato venerdì scorso a Parma via Roma Fiumicino da Beirut, dopo l'estradizione concessa dal Libano. Sabato mattina c'è stato, tra i due, un abbraccio limitato dalle sbarre della cella rimasta chiusa e da due agenti di custodia sempre presenti. Poi Palmizio ha fatto sapere sapere quale fosse l'aspirazione di Dell'Utri per alleggerire la detenzione: "Vorrebbe fare il bibliotecario del penitenziario di via della Burla", per assecondare la sua più grande passione, i libri.    

Palmizio, tornato a trovarlo, racconta così l'ira funesta di colui che ne fu il capo in Publitalia: "Ho fatto un'ispezione stamattina al carcere parmigiano. Prima ho visitato l'ala di massima sicurezza, verificando le condizioni dei carcerati. Poi sono passato all'infermeria, in cui Dell'Utri è detenuto in regime non di media ma di alta sicurezza. Un gradino solo sotto al 41 bis, il carcere duro. Se uscisse dall'infermeria avrebbe maggiori limiti a ricevere telefonate e visite, e al dialogo. Ho visitato la sua cella singola. Ha un bagno privato con doccia, una piccola televisione praticamente inguardabile, essendo inglobata in una sorta di scatolotto, concepito per evitare l'autolesionismo. L'ho trovato fisicamente bene, ma molto, molto, ma molto arrabbiato. Per un motivo semplice: per i libri. Può riceverne due alla volta. E il regolamento dice che anche un vocabolario è un libro. Per cui ha un vocabolario e un libro".    

Palmizio divulga l'annuncio di Dell'Utri: "Se non riesce in qualche modo a ottenere più libri (tenendo conto che già riceve poca carta, e anche le sue penne non può usarle perché contengono alcol), per leggere, studiare e e anche scrivere, farà lo sciopero della fame. Lui lo ha annunciato alle guardie. E io lo divulgo perché voglio che si sappia: un conto è accettare la condizione carceraria, un conto è scontare la pena, un conto è essere recluso con un caldo asfissiante anche se il reparto che lo detiene dovrebbe essere climatizzato. Ma non si capisce perché non debba avere i libri. Non dico una biblioteca, ma un numero più adatto, almeno cinque alla volta, perché possa fare quello che ama di più".