Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/DellUtri-Vorrei-i-servizi-sociali-come-Berlusconi-0071221c-7001-4c69-bba9-f5fa579b7f38.html | rainews/live/ | true
POLITICA

L'ex senatore nella clinica Al-Hayat di Beirut

Dell'Utri: "Vorrei i servizi sociali come Berlusconi"

"Io sono un prigioniero politico perché quella di venerdì è stata una 'sentenza politica', una sentenza già scritta di un processo che mi ha perseguitato per 20 anni". Il ministro Orlando: fiducioso sull'estradizione

Condividi
Marcello Dell'Utri
Beirut
Cala il sipario sulla ventennale vicenda processuale a carico dell'ex senatore Marcello Dell'Utri, confermando la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, per aver avuto ininterrottamente rapporti con la mafia palermitana dal 1974 al 1992.

"Faremo ricorso alla Corte europea"
L'avvocato Giuseppe Di Peri, difensore dell'ex senatore promette: "Ora faremo ricorso alla Corte europea di Strasburgo affinché venga valutato se questo processo ha camminato sui binari giusti". Dell'Utri intanto è nella clinica Al-Hayat di Beirut, dove - raggiunto da un cronista di La Repubblica - racconta: "Sono venuto qui senza nascondermi. [...] Io sono partito con il mio nome e cognome, non ho usato altri mezzi.

"Sono un prigioniero politico"
"Io sono un prigioniero politico perché quella di venerdì è stata una 'sentenza politica', una sentenza già scritta di un processo che mi ha perseguitato per oltre 20 anni soltanto perché ho fatto assumere Vittorio Mangano (criminale pluriomicida legato a Cosa Nostra, ndr) come stalliere nella villa di Arcore del Presidente Silvio Berlusconi. Una persona per me davvero speciale anche se aveva dei precedenti penali: per me Mangano era un amico e basta".

"Vorrei essere affidato ai servizi sociali"
L'ex senatore potrebbe essere estradato in Italia in tempi brevi, ma Dell'Utri non sembra spaventato: "Meglio il carcere che una tinta malattia" (meglio la galera che una brutta malattia, ndr). "E - continua - se sarò estradato in Italia vorrei fare quello che fa il presidente Berlusconi, essere affidato ai servizi sociali. Ma io sono condannato per mafia [...] posso solo assistere, se me lo permetteranno, i carcerati".

Orlando: fiducioso sull'estradizione
Il ministro della Giustizia Orlando, a margine di un incontro al Salone del Libro di Torino si è detto "assolutamente fiducioso". su un'eventuale estradizione di Marcello Dell'Utri dal Libano. "Mi attengo a ciò che è scritto nei Trattati - ha detto - e parto dall'attivita' svolta dalla procura generale di Palermo e dal ministero della Giustizia. Credo ci siano tutte le condizioni per cui
le azioni che abbiamo messo in campo possano andare a buon fine". "Come ministero - ha aggiunto - abbiamo fatto tutto cioe' che era previsto dai Trattati, abbiamo fatto il possibile e anche di piu' con particolare scrupolo. Abbiamo avviato nei tempi più rapidi tutte le procedure previste. Ci auguriamo altrettanta tempestività da parte delle autorità libanesi". "Ci troviamo - ha detto - di fronte a un Paese instabile - ha aggiunto - ma con una cultura giuridica consolidata di derivazione europea. Credo quindi ci siano tutte le condizioni affinché le nostre azioni vadano a buon fine".