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MONDO

Visita della Merkel in Turchia per rilanciare accordo con Ue

Der Spiegel, Merkel: "Ok alla chiusura del Brennero se i migranti arrivassero in massa"

La cancelliera lo ha detto a un incontro avvenuto domenica scorsa, scrive la testata, con diversi esponenti di Cdu e Csu. La sua affermazione sarebbe stata la risposta a una domanda rivoltale da un membro della Csu, Thomas Kreutzer. Secondo la testata tedesca, "i partecipanti alla riunione sono rimasti stupiti, perché la cancelliera rifiuta la chiusura della frontiera tedesca e ha criticato il governo di Vienna"

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La cancelliera tedesca, Angela Merkel, sarebbe intervenuta sulla questione della chiusura del Brennero da parte dell'Austria. Secondo 'Der Spiegel', ripreso dai media tedeschi, ad un incontro di domenica a Berlino con esponenti di Cdu e Csu, alla cancelliera sarebbe stato chiesto cosa succederebbe se un gran numero di rifugiati volesse entrare in Europa dall'Italia. Merkel avrebbe risposto che spetterebbe Roma registrarli.

E se questo da parte di Roma non dovesse avvenire e centinaia di migranti volessero quindi raggiungere la Germania? Allora l'Austria chiuderebbe il Brennero, sarebbe stata la risposta della cancelliera tedesca, lasciando intendere di confidare un restringimento dei controlli al confine.

Merkel visita campo profughi a confine con Turchia e difende l'accordo con Ue
La cancelliera tedesca Angela Merkel, i vertici dell'Unione europea e la Turchia hanno promosso nuovamente l'accordo sui migranti, durante una visita in un campo profughi per rifugiati siriani nel sud del Paese. Entrambe le parti hanno difeso l'accordo, sottolineando che ha raggiunto l'obiettivo di far arrivare meno profughi in Europa. Con la cancelliera tedesca c'erano il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, intenzionati a toccare con mano la situazione dei profughi. 

I tre delegati europei sono stati ricevuti dal primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, il quale ha assicurato che il suo Paese sta rispettando l'accordo. Ha insistito sul fatto che il numero di migranti che attraversa l'Egeo è passato dai 6mila del novembre scorso ai 130 attuali. "Siamo arrivati al punto in cui alcuni giorni nessun profugo attraversa il mare", ha detto. 

L'incontro dei quattro politici nel sud della Turchia è servito a "informarsi di prima mano" sulle necessità dei rifugiati siriani, cui l'Ue destinerà nei prossimi tre anni 6 miliardi di euro, ha affermato Merkel in conferenza stampa dopo la visita al campo. Timmermans ha annunciato che a fine luglio sarà già assegnato un miliardo di euro a diversi progetti in Turchia, inizialmente con il coinvolgimento di Unicef e Programma alimentare mondiale, poi coordinandosi direttamente con Ankara. 

Merkel, Tusk, Timmermans e Davutoglu hanno visitato  un campo profughi che ospita circa 4.800 siriani in 938 case prefabbricate, nel municipio di Nizip nella provincia di Gaziantep. In quest'ultima vivono in tutto 370mila profughi, tra cui 107mila bambini, secondo quanto ricordato dalla cancelliera. Più tardi hanno inaugurato, nel capoluogo provinciale, un centro per bambini e famiglie siriani, che ha il sostegno di Unicef e finanziamento dell'Ue.

Merkel ha affermato che, grazie all'oppoggio economico dell'Ue, secondo l'accordo concordato a marzo, la Turchia "ha concesso il permesso di lavoro ai rifugiati siriani", parlando di "un gigantesco passo avanti". "Non solo vogliamo frenare le migrazioni illegali, impedire che le persone prendano strade pericolose, ma anche dar loro opzioni di vivere vicino al loro Paese", ha sottolineato. Davutoglu, da parte sua, si è pronunciato a favore di "sostituire l'immigrazione illegale con una legale" e ha ricordato che 150 migranti siriani sono già stati mandati nei Paesi europei. L'accordo prevede che la Ue accetti un rifugiato siriano per ogni migrante o profugo che sia riportato in Turchia dalle isole greche. Destina inoltre 6 miliardi di euro ai profughi in territorio turco e accelera l'esenzione dai visti per i cittadini turchi che vogliano viaggiare in Europa. 

Davutoglu ha insistito sul fatto che la liberalizzazione dei visti dovrà avvenire entro fine giugno e che la Turchia non rispetterà l'accordo sui migranti, se questo punto non sarà rispettato. Questa parte, ha detto, è "inseparabile dall'accordo. Merkel ha ribadito che si prevede di eliminare i visti entro quel momento, sebbene manchino 72 dettagli tecnici per farcela, e il 4 di maggio si riunirà una commissione per studiare i progressi.