ITALIA
Fuga dal carcere
Detenuto evade dall'ospedale Pertini, caccia all'uomo a Roma
L'uomo, 47 anni, ha eluso i controlli della scorta ed è fuggito ancora in manette

Un detenuto di 47 anni, di nazionalità italiana, è riuscito a evadere fuggendo dall'ospedale Pertini di Roma, dove avrebbe dovuto sottoporsi a un accertamento sanitario. Non è ancora chiaro come abbia potuto eludere i controlli degli agenti di scorta e darsi alla fuga riuscendo a lasciare l'ospedale ammanettato.
Gli uomini della Polizia penitenziaria, insieme a Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locale, stanno setacciando palmo a palmo la capitale, e soprattutto i quartieri nelle vicinanze del complesso di Rebibbia, dove l'uomo era detenuto.
"Siamo stanchi - commenta il Coordinamento Sindacale Penitenziario - di denunciare evasioni, tentativi di evasione, aggressioni, dileggio, siamo stanchi e forse anche un po' risentiti dal silenzio assordante del vertice del Dipartimento e dei Provveditorati e per questo da tempo chiediamo al Governo che i Provveditori Regionali dell'Amministrazione Penitenziaria siano avvicendati dai Prefetti delle Province ai sensi della legge 121/1980. In queste ore un galeotto è libero, forse mischiatosi tra la gente comune e tra i tanti onesti cittadini".
Gli uomini della Polizia penitenziaria, insieme a Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locale, stanno setacciando palmo a palmo la capitale, e soprattutto i quartieri nelle vicinanze del complesso di Rebibbia, dove l'uomo era detenuto.
"Siamo stanchi - commenta il Coordinamento Sindacale Penitenziario - di denunciare evasioni, tentativi di evasione, aggressioni, dileggio, siamo stanchi e forse anche un po' risentiti dal silenzio assordante del vertice del Dipartimento e dei Provveditorati e per questo da tempo chiediamo al Governo che i Provveditori Regionali dell'Amministrazione Penitenziaria siano avvicendati dai Prefetti delle Province ai sensi della legge 121/1980. In queste ore un galeotto è libero, forse mischiatosi tra la gente comune e tra i tanti onesti cittadini".