MONDO
Mar Mediterraneo
Di Maio: "L'Italia non finanzia e non finanzierà la Guardia Costiera libica"
Question time del Ministro degli Esteri alla Camera: "Tutte le nostre iniziative di sostegno alle autorità libiche in materia migratoria si ispirano al principio imprescindibile della tutela delle condizioni di migranti e rifugiati presenti nel Paese"

"Il governo italiano non ha disposto e non disporrà finanziamenti a favore della guardia costiera libica": lo ha assicurato il ministro degli Esteri, Luigi Di Mano, durante il question time alla Camera, specificando come "tutte le nostre iniziative di sostegno alle autorità libiche in materia migratoria si ispirano al principio imprescindibile della tutela delle condizioni di migranti e rifugiati presenti nel Paese".
Di Maio ha ricordato come "in Libia si e' avviato un processo di stabilizzazione con l'insediamento di un'autorita' unificata transitoria, legittimata dal voto di fiducia del Parlamento, chiamata a condurre il Paese verso le elezioni del 24 dicembre 2021".
Per questo, secondo il titolare della Farnesina, "il rafforzamento delle capacita' delle autorità libiche di condurre attività di search and rescue nella propria area di responsabilità, nel rispetto delle normative internazionali, è una delle linee perseguite dal governo" ma Roma "non ha disposto però finanziamenti a favore della guardia costiera libica".
Per il ministro tutto ciò "si inserisce nel quadro delle iniziative per favorire una gestione più efficace e rispettosa degli standard internazionali dei flussi irregolari da parte delle autorità libiche e a contrastare il traffico di esseri umani. Un aspetto, quest'ultimo, su cui è altissima l'attenzione del governo di unità nazionale."
Di Maio ha ricordato come "in Libia si e' avviato un processo di stabilizzazione con l'insediamento di un'autorita' unificata transitoria, legittimata dal voto di fiducia del Parlamento, chiamata a condurre il Paese verso le elezioni del 24 dicembre 2021".
Per questo, secondo il titolare della Farnesina, "il rafforzamento delle capacita' delle autorità libiche di condurre attività di search and rescue nella propria area di responsabilità, nel rispetto delle normative internazionali, è una delle linee perseguite dal governo" ma Roma "non ha disposto però finanziamenti a favore della guardia costiera libica".
Per il ministro tutto ciò "si inserisce nel quadro delle iniziative per favorire una gestione più efficace e rispettosa degli standard internazionali dei flussi irregolari da parte delle autorità libiche e a contrastare il traffico di esseri umani. Un aspetto, quest'ultimo, su cui è altissima l'attenzione del governo di unità nazionale."