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POLITICA

Spadafora: "Restare uniti"

Di Maio incontra ministri del M5s e annuncia le dimissioni da capo politico

La reggenza dovrebbe essere affidata a  Vito Crimi.  A metà marzo gli Stati generali

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L'annuncio ufficiale al Tempio di Adriano, a Roma, circondato dai 'facilitatori' regionali. Luigi Di Maio lascerà la guida del Movimento 5 stelle. Il ministro degli Esteri, capo politico del M5s dal settembre 2017, ha anticipato la sua decisione ai ministri e ai vice ministri pentastellati, in una riunione a Palazzo Chigi questa mattina.

Al Tempio di Adriano la presentazione dei facilitatori è in corso. Nelle prime file, tra numerosi parlamentari del movimento presenti, ci sono il ministro Federico D'Incà, il capo gruppo senato Gianluca Perilli , i facilitatori nazionali Paola Tavena, Enrica Sabatini , Emilio Carelli e Barbara Floridia , il senatore Emanuele Dessì. Ad introdurre i lavori Emilio Carelli.

"Oggi ascolteremo le parole importanti che ci dirà Luigi Di Maio. Non so se queste parole saranno un passo di lato o indietro, quello che so è che a nome di tutti dobbiamo pronunciare una parola di ringraziamento per Luigi Di Maio". Così Emilio Carelli introducendo la presentazione dei facilitatori M5s. "Per il governo non cambierà nulla. anzi, il cronoprogramma andrà avanti" aggiunge.

"Oggi pomeriggio alle 17.00 sarò a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali. Mi collegherò in diretta perché ho delle cose importanti di cui parlarvi...Vi aspetto. A più tardi. Forza!", aveva scritto su Facebook Di Maio.

Fino agli Stati generali, in programma a marzo, la reggenza del M5s sarà assunta da Vito Crimi, per statuto, in quanto componente più anziano del comitato di garanzia. Nel corso della convention, che dovrebbe tenersi nel corso del weekend tra il 13 e il 15 marzo, poi si deciderà se vi sarà una riforma della governance che introduca elementi di collegialità come alcuni chiedono, o se sarà scelto un nuovo capo politico.

"La cosa importante è restare uniti, tenere tutti uniti nel Movimento, nello scegliere insieme la strada per il futuro - ha ammonito il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, al termine dell'incontro, a Palazzo Chigi - Si apre un momento delicato per il Movimento 5 stelle. Dobbiamo proseguire uniti perché altrimenti, divisi ci condanniamo all'irrilevanza". 

Nel Movimento il dibattito è già aperto da mesi. "Abbiamo sempre parlato di una gestione collegiale e penso che si vada in questa direzione. Sarà l'occasione per trovare nuove punti di sintesi", ha avvertito la presidente della commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco. "Il governo non rischia, non credo proprio, credo che si tratti di due piani completamente diversi", ha poi proseguito, parlando con i cronisti davanti a Montecitorio.

"Di Maio è stato tirato per la giacchetta", aveva detto il premier Giuseppe Conte ai microfoni di Nonstopnews", su Rtl. "Se fosse una sua decisione lo rispetterò" anche se "mi dispiacerà sul piano personale", spiega.