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MONDO

L'intervista

La Stampa: "Di Maio: sul Mes si può trattare". Staff del ministro: "Mai detto". Giannini: "Capisco"

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Un'apertura al Mes perché "Questa è la partita della vita per noi. E non è ancora finita. Anzi è appena iniziata"; "Colao è un grande manager, ma come per Draghi, il suo nome viene usato per buttare giù Conte; "Lavorare in nero è un reato, ma nessun padre può trovarsi nella condizione di non poter sfamare i figlie" e, ancora "Oggi 25aprile, dobbiamo recuperare lo spirito dei nostri nonni per affrontare questa sorta di guerra". Sono alcuni dei concetti espressi dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a La Stampa. 

Alla domanda sul perché l'Europa dovrebbe darci soldi a fondo perduto? Di Maio chiarisce: «Un finanziamento "a fondo perduto" non significa soldi regalati. Significa entrare in un circuito in cui le risorse finanziarie della Commissione vanno comunque restituite. Francia, Spagna e Portogallo sono sulla stessa posizione. Stiamo solo chiedendo una forma concreta di solidarietà".   

A proposito della posizione espressa dal premier Giuseppe Conte sull'urgenza e la necessità di avere le risorse del Recovery Fund il Ministro degli Esteri sottolinea che "Conte ha ragione. Oggi gli aspetti fondamentali sono due: la quantità di soldi e i tempi dello stanziamento. Soprattutto i tempi, che devono essere certi. L'Italia non può aspettare. Così come non dobbiamo fare l'errore di pensare che siamo usciti dall'emergenza coronavirus, non dobbiamo pensare di aver già vinto in Europa".   

A proposito del ruolo di Colao, "super ministro o consulente?" Di Maio non ha dubbi: "Colao è un grande manager e un grande professionista, sta supportando il governo nella fase 2, quella più complicata" ma all'ipotesi che possa prendere il posto del premier risponde che : "Dopo Draghi ora si inizia con Colao, quale sarà il terzo nome che verrà usato solo per buttare giù Conte? In quale altro Paese del mondo colpito dalla pandemia il dibattito mediatico si sta concentrando sulla possibilità di un nuovo governo?".   

Alla domanda se si potevano evitare le morti nelle Rsa ammette: "Probabilmente sì, anzi sì sarebbe dovuto evitare, ma non lo dico per fare polemica, non voglio. Ci sono delle indagini in corso e stabilirà tutto la magistratura. Ma vedere morire così i nostri nonni, spesso persone fragili, fa davvero male".

Sulla ricorrenza del 25 aprile: "Oggi è festa nazionale, festa di tutto il Paese e dovremo saper raccogliere l'impegno, lo spirito e il sacrificio che furono dei nostri nonni. Perché quella che abbiamo di fronte, anche se non è una guerra ne ha le sembianze. E provoca gli stessi effetti".

E a proposito delle nuove regole per la Fase due della lotta al coronavirus Di Maio osserva: "Mio padre ha 70 anni, mia madre 65. Il 4 maggio li inviterò a seguire le regole che stabilirà il governo". 

Staff Di Maio: Mai detto che sul Mes si può trattare  
"In merito al titolo de La Stampa di stamane, specifichiamo che il ministro Luigi Di Maio non ha mai detto 'sul Mes si può trattare'. Il titolo è del tutto inventato, frutto di un ragionamento de 'La Stampa' che non coincide con la realtà dei fatti, in quanto Di Maio non ha mai pronunciato quelle frasi per come è possibile verificare dai virgolettati stessi". Così lo staff del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una nota.

Giannini: 'Capisco preoccupazione e delicati equilibri M5s'   
"Capisco la preoccupazione del ministro Di Maio, che deve tener conto dei delicati equilibri interni al Movimento Cinque Stelle. Ma il nostro titolo in prima pagina è la semplice traduzione (non virgolettata) della sua frase 'sul Mes dobbiamo essere pragmatici' (tra virgolette).Tutto il resto è polemica politica". Così il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, in relazione al titolo di apertura del suo quotidiano oggi.