POLITICA
La polemica
Di Maio e gli attacchi speculativi contro l'Italia: "Mercati contro di noi? Non siamo ricattabili"
Il vicepremier allontana i timori sollevati dal Sottosegretario Giorgetti. Sul capitolo vaccini, Di Maio bacchetta i "fondamentalisti" all'interno del MoVimento: "Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini. Da quando sono capo politico del Movimento non siamo mai stati contro, noi vogliamo che si facciano. Poi quel che noi non vediamo di buon occhio è legare l'obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c'è il rischio di epidemie"

Mentre va in scena la crisi della lira turca che investe i mercati di tutta Europa, in Italia si levano voci discordanti sui rischi di un attacco speculativo che potrebbe prendere di mira il nostro Paese nelle prossime settimane. All'allarme lanciato ieri dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti risponde oggi il Vicepremier Luigi DI Maio: "Nessun attacco, non siamo ricattabili", dice il leader di M5S.
"Non siamo ricattabili"
"Non credo che avremo un attacco speculativo. Io non vedo il rischio concreto che questo governo sia attaccato, e' piu' una speranza delle opposizioni. E se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili. Non e' l'estate del 2011 e a Palazzo Chigi non c'e' Berlusconi, che rinuncio' per le sue aziende". Cosi' il ministro e vice premier, Luigi Di Maio, in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando che "i provvedimenti fondamentali del contratto li faremo col massimo rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche chiedendo all'Europa di farci fare le riforme che ci permetteranno di abbattere il debito pubblico".
Nessuno sforamento
In tal senso ribadisce che non sara' sforato il tetto del 3% di deficit. "Non ci sara' bisogno di sforarlo. Con Conte e Tria convinceremo la Ue a farci fare riforme che porteranno all'abbassamento del debito e all'aumento della domanda interna. Inoltre, come abbiamo gia' fatto, porteremo avanti una lotta senza quartiere a tutti gli sprechi e tagliandoli troveremo risorse da poter utilizzare".
I timori di Giorgetti
Un attacco speculativo dei mercati finanziari era il timore espresso ieri dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti. "L'attacco io me lo aspetto - aveva detto in un'intervista al quotidiano 'Libero' - i mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono. Abbiamo visto cosa è accaduto a fine agosto nel '92 e sette anni fa con Berlusconi. L'Italia è un grande Paese e ha le risorse per reggere, anche grazie al suo grande risparmio privato. Quello che mi preoccupa è che, nel silenzio generale, gran parte del risparmio italiano è stato portato all'estero e, quindi, la gestione dei nostri titoli non è domestica". L'esponente leghista osserva che il governo populista non piace all'Europa: "Non è tollerato. La vecchia classe dirigente italiana ed europea vuol far abortire questo Governo per non alimentare precedenti populisti". Giorgetti però assicura che "l'accordo con il M5s è saldo" e che la durata dell'esecutivo "non sarà di breve termine. Ho dato i compiti delle vacanze ai ministri. Il 25 agosto l'attività riprenderà a pieno regime. Ci ritroveremo ciascuno con il proprio dossier e metteremo tutto in un mega frullatore dal quale verrà fuori la manovra finanziaria". Nella legge di bilancio ci sarà spazio per una "riduzione dell'aliquota fiscale, reddito di cittadinanza e ritocco della legge Fornero. Ci sarà qualcosa di tutto, siamo d'accordo con M5s e anche con Tria".
Lotta alle delocalizzazioni
Quanto alle prossime mosse del suo dicastero, Di Maio spiega la sua strategia: "Mi sto battendo per risolvere il problema degli imprenditori che se ne vanno all'estero e, come ha fatto la Bekaert, lasciano 318 famiglie in strada". "Prima, se un'azienda delocalizzava, i lavoratori avevano la Cassa integrazione per 36 mesi, circa l'80% dello stipendio. Da quando il Jobs Act l'ha eliminata finiscono nel vortice dei centri per l'impiego a 50 o 60 anni. Finche' non li riformeremo queste famiglie hanno bisogno di aiuto". Quindi "viste le crisi che ci ha lasciato il precedente governo si impone un decreto legge per ricostituire la cassa integrazione per cessazione".
Di Maio e i vaccini: "Mettere a tacere idee malsane"
Infine, sul capitolo vaccini, Di Maio bacchetta i "fondamentalisti" all'interno del MoVimento "C'è un disegno di legge sarà approvato nei tempi parlamentari, quindi il nuovo anno scolastico inizierà in regime di decreto Lorenzin. La mamma che si vanta di aver falsificato l'autocertificazione sappia che rischia fino a due anni di galera. La legge va applicata, perché non si gioca con la salute". E aggiunge parlando delle tensioni nello stesso M5S: "Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini. Da quando sono capo politico del Movimento non siamo mai stati contro, noi vogliamo che si facciano. Poi quel che noi non vediamo di buon occhio è legare l'obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c'è il rischio di epidemie".
"Non siamo ricattabili"
"Non credo che avremo un attacco speculativo. Io non vedo il rischio concreto che questo governo sia attaccato, e' piu' una speranza delle opposizioni. E se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili. Non e' l'estate del 2011 e a Palazzo Chigi non c'e' Berlusconi, che rinuncio' per le sue aziende". Cosi' il ministro e vice premier, Luigi Di Maio, in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando che "i provvedimenti fondamentali del contratto li faremo col massimo rispetto degli equilibri di bilancio, ma anche chiedendo all'Europa di farci fare le riforme che ci permetteranno di abbattere il debito pubblico".
Nessuno sforamento
In tal senso ribadisce che non sara' sforato il tetto del 3% di deficit. "Non ci sara' bisogno di sforarlo. Con Conte e Tria convinceremo la Ue a farci fare riforme che porteranno all'abbassamento del debito e all'aumento della domanda interna. Inoltre, come abbiamo gia' fatto, porteremo avanti una lotta senza quartiere a tutti gli sprechi e tagliandoli troveremo risorse da poter utilizzare".
I timori di Giorgetti
Un attacco speculativo dei mercati finanziari era il timore espresso ieri dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti. "L'attacco io me lo aspetto - aveva detto in un'intervista al quotidiano 'Libero' - i mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono. Abbiamo visto cosa è accaduto a fine agosto nel '92 e sette anni fa con Berlusconi. L'Italia è un grande Paese e ha le risorse per reggere, anche grazie al suo grande risparmio privato. Quello che mi preoccupa è che, nel silenzio generale, gran parte del risparmio italiano è stato portato all'estero e, quindi, la gestione dei nostri titoli non è domestica". L'esponente leghista osserva che il governo populista non piace all'Europa: "Non è tollerato. La vecchia classe dirigente italiana ed europea vuol far abortire questo Governo per non alimentare precedenti populisti". Giorgetti però assicura che "l'accordo con il M5s è saldo" e che la durata dell'esecutivo "non sarà di breve termine. Ho dato i compiti delle vacanze ai ministri. Il 25 agosto l'attività riprenderà a pieno regime. Ci ritroveremo ciascuno con il proprio dossier e metteremo tutto in un mega frullatore dal quale verrà fuori la manovra finanziaria". Nella legge di bilancio ci sarà spazio per una "riduzione dell'aliquota fiscale, reddito di cittadinanza e ritocco della legge Fornero. Ci sarà qualcosa di tutto, siamo d'accordo con M5s e anche con Tria".
Lotta alle delocalizzazioni
Quanto alle prossime mosse del suo dicastero, Di Maio spiega la sua strategia: "Mi sto battendo per risolvere il problema degli imprenditori che se ne vanno all'estero e, come ha fatto la Bekaert, lasciano 318 famiglie in strada". "Prima, se un'azienda delocalizzava, i lavoratori avevano la Cassa integrazione per 36 mesi, circa l'80% dello stipendio. Da quando il Jobs Act l'ha eliminata finiscono nel vortice dei centri per l'impiego a 50 o 60 anni. Finche' non li riformeremo queste famiglie hanno bisogno di aiuto". Quindi "viste le crisi che ci ha lasciato il precedente governo si impone un decreto legge per ricostituire la cassa integrazione per cessazione".
Di Maio e i vaccini: "Mettere a tacere idee malsane"
Infine, sul capitolo vaccini, Di Maio bacchetta i "fondamentalisti" all'interno del MoVimento "C'è un disegno di legge sarà approvato nei tempi parlamentari, quindi il nuovo anno scolastico inizierà in regime di decreto Lorenzin. La mamma che si vanta di aver falsificato l'autocertificazione sappia che rischia fino a due anni di galera. La legge va applicata, perché non si gioca con la salute". E aggiunge parlando delle tensioni nello stesso M5S: "Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini. Da quando sono capo politico del Movimento non siamo mai stati contro, noi vogliamo che si facciano. Poi quel che noi non vediamo di buon occhio è legare l'obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c'è il rischio di epidemie".