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ECONOMIA

Di Maio: la liberalizzazione degli orari dei negozi sfalda le famiglie

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"In questi giorni si discute degli orari di lavoro dei dipendenti dei centri commerciali, ed è giusto ricordare che anche i commercianti delle città italiane insieme ai loro dipendenti ormai sono costretti ad inseguire questo ritmo forsennato di lavoro, dettato dai megastore". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il vice presidente della Camera e deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.

"Con l'eliminazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali ad opera di Monti e del Pd - sottolinea il parlamentare pentastellato - si sono messe in competizione piccole botteghe e grandi centri commerciali, ognuno può restare aperto quanto vuole, scatenando una concorrenza al ribasso che ha ottenuto come unico risultato lo sfaldamento del nucleo familiare del negoziante e dei dipendenti, lontani dalla famiglia 7 giorni su 7".

"Non è solo una questione economica. Ma di serenità familiare e di felicità personale", aggiunge.

Tuttavia, per Di Maio "l'effetto sugli incassi è stato praticamente nullo, si sono spalmati gli stessi introiti su 7 giorni. Ma la qualità della loro vita è ulteriormente precipitata. Il M5S tre anni fa, ha fatto approvare alla Camera una Legge sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, che cerca di ridare dignità a dipendenti ed esercenti. Una Legge promossa addirittura dalla Cei e che istituisce giorni obbligatori di chiusura a settimana, riavvicinandosi a quello che accadeva prima. Il Pd la tiene bloccata al Senato e non ci permette di approvarla definitivamente. Le liberalizzazioni sfrenate hanno fallito, dovevano essere il volano dell'economia, ci stanno rendendo addirittura più poveri". Infine, per il deputato 5 Stelle "al dibattito sul tema degli orari di apertura e chiusura, va anche affiancato il tema dell'e-commerce. E' inutile fingere di non vedere: presto la vendita online renderà questi megacentri commerciali sempre più inutili, e i loro dipendenti indirizzati verso altre mansioni, tra cui la consegna a domicilio".