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POLITICA

Di Maio a Viggiano: subito sfiducia al Senato

Dalla Basilicata i 5 stelle gridano: "Governo a casa"

Una quarantina di parlamentari del Movimento 5 stelle hanno manifestato a Viggiano (Potenza), davanti al Centro Oli dell'Eni chiedendo le dimissioni del governo. Di Maio: "Quando si tratterà di votare la sfiducia non si dovrà scegliere tra Renzi e mandarlo a casa ma bisognerà scegliere tra il mantenere la poltrona e la coerenza"

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Una quarantina di parlamentari del Movimento 5 stelle, guidati dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, hanno partecipato nel pomeriggio a una manifestazione a Viggiano (Potenza), davanti al Centro Oli dell'Eni, "protetto" dagli addetti della sicurezza, per chiedere le dimissioni del Governo e per chiedere di votare "sì" al referendum anti trivelle del 17 aprile. 

Il mega impianto della Val d'Agri - dove la produzione è sospesa da giovedì scorso - è al centro di uno filoni dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulle estrazioni petrolifere in Basilicata.

"E' uno scandalo - dice Di Maio - che in questo momento il Governo sta facendo di tutto per occultare". Il vicepresidente della Camera si rivolge anche al Presidente del Senato, Pietro Grasso. "Abbiamo presentato una mozione di sfiducia e vogliamo che si voti il prima possibile". Perché, secondo Di Maio, la maggioranza per sfiduciare l'Esecutivo c'è, almeno "a parole. Perché, a parole i numeri ci sono. C'è la maggioranza di chi dice di non essere d'accordo con Renzi". Poi, però, bisognerà passare ai fatti. "Quando si tratterà di votare la sfiducia - spiega Di Maio - non si dovrà scegliere tra Renzi e mandarlo a casa ma bisognerà scegliere tra il mantenere la poltrona e la coerenza, e noi negli ultimi anni abbiamo sempre scelto la coerenza. Ma più alta sarà la consapevolezza dei cittadini su quello che sta accadendo qui, in Basilicata, e più in Senato sentiranno la pressione degli stessi cittadini".

L'on. pentastellato Alessandro Di Battista commenta anche l'intervento di Renzi alla direzione del Pd: "Sembrava un politico delirante, che difendeva l'indifendibile, che difendeva una marchetta per il fidanzato di un ormai ex Ministro".

Il prossimo appuntamento è per la mattinata di domani, martedì, a Tempa Rossa, per un'ispezione dove si sta realizzando il Centro Oli del progetto Tempa Rossa.