ITALIA
Roma
Dia confisca beni per oltre 100 milioni a sei usurai a Ladispoli

La Dia di Roma e i carabinieri di Civitavecchia hanno eseguito una serie di provvedimenti di confisca, disposti dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, nei confronti di sei usurai di Ladispoli che grazie alla loro attività illecita, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero accumulato un ingentissimo patrimonio sulle spalle di cittadini e imprenditori locali messi in difficoltà dalla crisi economica, molti dei quali anche con il vizio del gioco d'azzardo.
La DIA di Roma in sostanza, attraverso complessi approfondimenti investigativi, ha ricostruito le dinamiche del sodalizio che, costituito da un nutrito numero di soggetti di origine campana radicatasi da tempo a Ladispoli, era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della "camorra" napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti, come testimoniato, tra l'altro, anche in diverse sentenze emesse a loro carico.
Il Tribunale di Roma ha quindi confermato in pieno, con le odierne pronunce, l'impianto accusatorio sostenuto dalla DIA., disponendo non solo la confisca del patrimonio delle persone coinvolte, ma anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno a carico di quattro di loro.
Il patrimonio confiscato, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, consiste in 49 immobili di pregio, riguardanti anche ville con piscina, appartamenti di lusso ed appartamenti, tutti ubicati nei territori dei comuni di Ladispoli e Civitavecchia; 8 veicoli; 23 rapporti bancari e finanziari; 5 società e relative quote aziendali.
La DIA di Roma in sostanza, attraverso complessi approfondimenti investigativi, ha ricostruito le dinamiche del sodalizio che, costituito da un nutrito numero di soggetti di origine campana radicatasi da tempo a Ladispoli, era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della "camorra" napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti, come testimoniato, tra l'altro, anche in diverse sentenze emesse a loro carico.
Il Tribunale di Roma ha quindi confermato in pieno, con le odierne pronunce, l'impianto accusatorio sostenuto dalla DIA., disponendo non solo la confisca del patrimonio delle persone coinvolte, ma anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno a carico di quattro di loro.
Il patrimonio confiscato, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, consiste in 49 immobili di pregio, riguardanti anche ville con piscina, appartamenti di lusso ed appartamenti, tutti ubicati nei territori dei comuni di Ladispoli e Civitavecchia; 8 veicoli; 23 rapporti bancari e finanziari; 5 società e relative quote aziendali.