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SALUTE

Estate e Alimentazione

Diarrea e stipsi, la vacanza in bagno

Sono milioni le persone che soffrono di un qualche disturbo gastrointestinale, dal reflusso  gastroesofageo alla stipsi alla colite. Ecco come evitare di restare chiusi in bagno per tutte le vacanze. Colloquio col Prof. Giovanni Cammarota, Gastroenterologo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma

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Professore tra i problemi più comuni dell’estate ci sono quelli gastrointestinali: dalla diarrea del viaggiatore alla stipsi. Quanto conta il cambio di abitudini alimentari e a cosa dobbiamo fare attenzione
In estate, i problemi gastrointestinali possono acuirsi, complici il caldo, i viaggi più frequenti, spesso in Paesi lontani, e il cambio di abitudini e di alimentazione. Soprattutto chi viaggia in Paesi esotici corre il rischio corre il rischio di cadere vittima della cosiddetta diarrea del viaggiatore, provocata dall'ingestione di cibi o bevande contaminate da virus o batteri, che oltre a frequenti scariche diarroiche può provocare anche febbre e dolori addominali. La prima regola, per combattere la diarrea del viaggiatore, consiste nella prevenzione, per cui è fondamentale non bere possibilmente acqua corrente e utilizzare bevande imbottigliate (..anche nel lavarsi denti!), non aggiungere ghiaccio alle bevande, evitare verdure crude e sbucciare bene la frutta, limitare il consumo di gelati e di creme, e in generale prediligere il cibo ben cotto. Naturalmente la terapia sarà mirata all'agente eziologico relativo così come alla specifica sintomatologia.
La stipsi è l'altra faccia della medaglia, correlata soprattutto al cambio delle abitudini e di alimentazione, con l'assunzione di cibi e bevande ai quali non si è abituati, la scarsa assunzione di liquidi in particolare in relazione all'aumento della dispersione con le sudorazioni, il cambio degli orari (soprattutto per i viaggi in Paesi lontani) che possono compromettere la regolare funzione intestinale. In generale, per chi soffre già di stipsi cronica, è necessario essere ancora più determinati nell'azione di contrasto alla stipsi, come per esempio evitare di rinviare l'evacuazione, aumentare l'assunzione di liquidi e di fibre.

Stesso discorso vale per i bambini?
Lo stesso discorso vale a maggior ragione per i bambini, per i quali l'attenzione e le precauzioni debbono essere massime poiché maggiormente esposti ai disordini della funzionalità gastro-intestinale nel periodo estivo, quali appunto la diarrea del viaggiatore e la stipsi.

Molte persone, soprattutto le signore, hanno difficoltà ad evacuare se il bagno non è il loro. Un problema psicologico che però provoca parecchi problemi se la vacanza è prolungata. Come aiutarsi?
Naturalmente questo fastidioso disturbo può affliggere persone che soffrono di stipsi cronica ma anche persone che normalmente hanno abitudini intestinali regolari e che durante i viaggi acquisiscono disturbi funzionali gastro-intestinali da stress, legato al cambiamento delle abitudini e dell'alimentazione. Generalmente le persone che abitualmente soffrono di stipsi sono più preparate a fronteggiare l'acuirsi del disturbo, mentre gli "stitici transitori da viaggio" possono esserlo di meno. In ogni caso, è fondamentale il controllo dell'alimentazione, cercando di integrare l'assunzione di fibre, soprattutto se ci si trova in Paesi la cui alimentazione è a base di cibi grassi e di condimenti e spezie inediti. La colazione può assumere un ruolo importante, poiché dovrebbe possibilmente arricchirsi di cereali, di fiocchi d'avena, di muesli e di frutta secca (prugne, datteri) oltre che di yogurt. Dovrebbe anche in questo caso essere posta molta attenzione all'assunzione di liquidi (possibilmente imbottigliati!), così come è importante il movimento fisico (..vietato diventare sedentari in vacanza!). Se si è arcisicuri di soffrire di stipsi da viaggio, è anche consigliabile munirsi di lassativi, possibilmente naturali e a base di fibre. Infine, la cosa più importante è cercare di essere rilassati e non pensare eccessivamente al problema.

Durante le vacanze capita di mangiare più spesso al ristorante, e non sempre in modo leggero: molti abusano di antiacidi da banco, contro bruciore e reflusso. Ci sono controindicazioni?
Se il cibo del luogo è molto speziato, piccante, a base di alimenti grassi e difficile da digerire, disturbi, notori o non, quali gastrite e reflusso gastro-esofageo, possono riacutizzarsi, e l'idea di avere a portata di mano dei farmaci anti-acido può rivelarsi fondamentale e potrebbe indurre a benedire il momento in cui ci si è ricordati di portarli in valigia. In generale, si tratta di farmaci con un profilo di sicurezza consolidato e non vi sono particolari controindicazioni nell'assumerli a dosi farmacologiche.