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ITALIA

Rimosso il post

Diaz, Tortosa fa un passo indietro: "Chiedo scusa al papà di Carlo Giuliani"

L'agente aveva affermato "Carlo Giuliani fa schifo" ma poi ha fatto un passo indietro dichiarando: "Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa". Intanto il padre di Giuliani ha chiesto a Mattarella di fare le sue scuse al figlio in nome dello Stato.

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Fabio Tortosa alla scuola Diaz (Ansa)
Il commento su Carlo Giuliani "è la cosa di cui più mi rimprovero e della quale non riesco a darmi pace". Così esprime il suo dispiacere Fabio Tortosa, poliziotto del Nucleo Celere che era alla Diaz la notte della 'macelleria messicana' e autore del post Facebook in cui ha definito "l'azione ineccepibile". Il commento sui fatti di Genova del 2001 ha suscitato molte polemiche, cosi come le parole dell'agente su Carlo Giuliani: "Fa schifo e fa schifo anche ai vermi sottoterra". Ora però al padre del giovane ucciso durante gli scontri nel G8 di Genova dice: "Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa". 

Il padre di Carlo Giuliani - dopo le esternazioni di Tortosa - ha chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di fare le sue scuse a nome dello Stato per le offese rivolte a suo figlio. Tortosa ha quindi replicato: "Non so se al signor Giuliani basteranno le scuse di un uomo dello Stato che non ne è il capo, ma la colpa di quello che ho scritto è mia. Ho perso un fratello che aveva quindici anni - ha proseguito - e so cosa significa per una madre e un padre sopravvivere al proprio figlio. Non esistono in questo momento 'sì', 'ma' o puntini di sospensione. Ho sbagliato e sono prontissimo a chiedere di nuovo scusa".   

Tortosa  - attraverso la Consap, il sindacato di cui fa parte - dopo le polemiche suscitato dal suo post ha spiegato di essere "un servitore dello Stato orgoglioso di questa professione, non un torturatore. Se dire questo ha disturbato qualcuno ne prendo atto. Per quanto riguarda il profilo sul social - ha aggiunto - con il post diffuso a scoppio ritardato, l'ho rimosso personalmente per stroncare sul nascere ogni ulteriore  strumentalizzazione".