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MONDO

Detroit

Dieselgate, Stati Uniti fanno causa civile alla Volkswagen

Gli Stati Uniti avviano un'azione legale contro Volkswagen per lo scandalo delle emissioni truccate

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Il Dipartimento alla Giustizia statunitense porta la Volkswagen in tribunale per aver installato sistemi di controllo dei gas di scarico illegali in circa 600mila motori diesel. Secondo quanto riferisce il New York Times, la causa civile è stato aperta a Detroit. L'azione legale segue le ammissioni della casa automobilistica a settembre, con le dimissioni dell'ad Martin Winterorn e la sospensione di nove dipendenti per lo scandalo emissioni.

Nella denuncia, depositata dal dipartimento di Giustizia per conto dell'Agenzia per la protezione ambientale Usa, si sostiene che su quasi 600.000 veicoli con motori diesel a due e tre litri sia stato montato il cosiddetto "defeat device" che trucca i sistemi di controllo delle emissioni, violate rispetto agli standard stabiliti dalla Environmental Protection Agency (Epa). Di fatto il gruppo tedesco ha venduto e importati in Usa veicoli il cui design è stato diverso da quello dichiarato all'Epa e alla California Air Resources Board. In base al Clean Air Act, un produttore di auto deve comunicare ai regolatori l'uso di qualsiasi auxiliary emissions control device (Aecd) affinché possa essere considerato legale. VW non lo ha fatto.

John Cruden, a capo della divisione per l'ambiente del dipartimento di Giustizia, ha dichiarato in una nota che "gli Usa puntano a ottenere i dovuti rimedi contro Volkswagen per rispondere alle violazioni delle nostre leggi sulle emissioni". Secondo lui "i produttori di auto che falliscono nel certificare le loro vetture e i cui sistemi di controllo delle emissioni violano la fiducia del pubblico, mettono in pericolo la salute pubblica e mettono in svantaggio i rivali". Cynthia Giles, dell'Epa, ha spiegato che "la denuncia depositata oggi è un passo importante per proteggere la salute pubblica rendendo Volkswagen responsabile di ogni atto illegale sull'inquinamento, portandoci sulla strada verso una soluzione". Secondo Giles "fino ad ora le discussioni con il gruppo sui richiami non hanno portato a una soluzione accettabile. Queste discussioni continueranno in parallelo all'azione legale".