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ECONOMIA

Lo scandalo

Dieselgate, per la Volkswagen conti in rosso: è la prima volta in 15 anni

Le vendite di auto sono cresciute del 5,3% con un fatturato in crescita a 51,49 miliardi, ma i costi per lo scandalo delle emissioni sono stati più alti di quelli stimati. La casa automobilistica tedesca è andata in rosso nel terzo trimestre, con una perdita netta di 1,67 miliardi di euro dovuta agli accantonamenti decisi dal gruppo in seguito allo scandalo dei motori diesel truccati

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Continuano a farsi sentire, e pesantemente, le conseguenze dello scandalo emissioni diesel truccate sugli equilibri del colosso tedesco dell’auto Volkswagen. E, per la prima volta da 15 anni a questa parte, il gruppo annuncia la sua prima perdita trimestrale. Non solo: si aspetta un 2016 nero per i costi legali legati allo scandalo. 

Nel terzo trimestre di quest'anno Vw ha registrato un rosso di 1,673 miliardi di euro, a fronte dell’utile di 2,971 miliardi di euro di un anno fa. Il motivo della perdita nel terzo trimestre è, secondo quanto affermato da Volkswagen, da addebitare principalmente ai 6,7 miliardi di euro accantonati per affrontare le conseguenze operative dello scandalo dei motori diesel. Sul piano delle vendite non sono ancora giunti segnali di contrazione anche perché i dati riguardano il terzo trimestre, da luglio a settembre, e lo scandalo è emerso proprio nel corso dell’ultimo mese in esame.

La compagnia automobilistica inoltre si aspetta un utile operativo "fortemente in calo" a fine anno rispetto al 2014, anche se le vendite di auto a livello globale dovrebbero raggiungere gli stessi livelli record dell’anno scorso e il fatturato è previsto in crescita "circa del 4%". Nel 2014 Vw aveva venduto 10,14 milioni di auto.  

L'amministratore delegato Matthias Mueller dovrà quindi far fronte ai dubbi degli investitori proprio mentre cerca di risollevare il gruppo dallo scandalo: i costi complessivi stimati dagli analisti oscillano tra i 20 e i 78 miliardi di euro. Più delle spese per la riparazioni degli 11 milioni di veicoli truccati, a preoccupare il gruppo è l'impatto della pioggia di cause intentate negli Stati Uniti e in Europa: negli Usa ne sono state avviate 350, mentre in Italia sono state già depositate diverse querele per truffa.

Nel frattempo è emerso che la riparazione dei motori coinvolti nel dieselgate sarà molto più costosa di quanto sinora previsto. Secondo fonti interne all'azienda, i tecnici dovranno lavorare a circa 10.000 diverse soluzioni per intervenire con successo sugli 11 milioni di auto coinvolte nello scandalo, a causa dell'ampio numero di varianti del motore.