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SALUTE

Il senso morale è innato

Differenza tra bene e male? Si capisce già a tre mesi

Lo psicologo americano Bloom ha raccolto una serie di test per dimostrare che il senso morale è universale, e che i neonati, già a tre mesi, riescono a distinguere la differenza tra il bene e il male

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Bambina (Ansa)
Fin da piccolissimi, già a tre mesi, si può distinguere la differenza tra bene e male. Questa la tesi dello psicologo americano Paul Bloom dell’Università di  Yale: “Neonati e bambini possono giudicare la bontà e la malizia delle azioni altrui, e tendono a voler premiare i buoni e a punire i cattivi, agiscono per aiutare chi è in difficoltà, sentono compassione, senso di colpa e di rabbia per un'ingiustizia”.
 
Lo studio
Nella ricerca che Bloom ha condotto insieme alla collega e moglie, Karen Wynn, è stato mostrato ad alcuni bambini uno spettacolo di peluche in cui un coniglio con la maglia verde agisce gentilmente verso un tigrotto e l'altro, con la maglia arancione, si rivela crudele: spingendolo giù da una collina, o rubandogli la palla. Alla fine della rappresentazione l'80% dei piccoli ha scelto di prendere in mano il coniglio “gentile”.
 
Senso morale innato
Insomma, già a 3 mesi, secondo l'esperto, i bimbi preferiscono il peluche buono a quello cattivo, e i più grandicelli preferiscono premiare quello gentile e punire l’altro, a dimostrazione di un senso morale universale.
 
Ambiente influenza il senso morale
Inoltre i bambini riescono a distinguere gli individui in due gruppi principali: noi, ovvero i piccoli, e loro, ovvero i grandi; mostrando una forte preferenza per i membri del proprio gruppo. Bloom ha voluto dimostrare che gli esseri umani hanno un senso morale innato, ma l'ambiente può influenzare il modo in cui lo svilupperanno crescendo.