Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Direzione-Pd-Renzi-al-Nazareno-da-ingresso-secondario-0f74922c-96e0-4a20-b8eb-1be32ee82008.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Il segretario bloccato da lavoratori in protesta

Direzione Pd, Renzi in sede, Letta non partecipa e potrebbe dimettersi già nel pomeriggio

Giunto al Nazareno, il sindaco di Firenze evita i cronisti ed entra nell'edificio non dalla porta principale. Il premier Enrico Letta, invece, annuncia che attenderà l'esito della direzione a Palazzo Chigi e scrive una lettera al partito per spiegarne le ragioni. Secondo Civati, il premier potrebbe rassegnare le dimissioni

Condividi
Matteo Renzi
Roma
Resta a Palazzo Chigi. Il premier Enrico Letta non parteciperà alla direzione del Pd e ne attenderà le decisioni nello studio del presidente del Consiglio. Il presidente del Consiglio invia una lettera al suo partito ''Carissimi - scrive - penso che, in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenita e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a Palazzo Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune''. Il suo consigliere per le riforme Francesco Sanna annuncia che qualora la direzione sfiduciasse Letta, il premier non richiederebbe la fiducia del Parlamento. Pippo civati - già candidato alla segretaria del Pd - dichiara che Letta potrebbe dimettersi già nel pomeriggio.

Il segretario del Pd, Matteo Renzi, è arrivato verso le 14 alla sede del partito al Largo del Nazareno. 

Entrando da uno degli ingressi secondari dell'edificio, il segretario non ha risposto alle domande dei cronisti e prima di fare il suo ingresso è stato anche bloccato per qualche secondo da un gruppo di lavoratori ex Lsu che stanno protestando da questa mattina.

Direzione Pd decisiva per il Governo
E' il giorno della verità. Si riunisce la direzione del Pd per fare il punto sul governo, e l'ipotesi di staffetta a Palazzo Chigi tra il premier Enrico Letta e il segretario Matteo Renzi prende sempre più quota.

Lo scontro al calor bianco potrebbe essere, però, evitato. Il sindaco di Firenze nella notte ha riunito i suoi. Un cerchio non molto ristretto, visto che alla riunione hanno preso parte anche il capogruppo del partito alla Camera Roberto Speranza e il ministro per i Rapporti col Parlamento Dario Franceschini. I renziani contano su una maggioranza larghissima, tanto che ipotizzano che Enrico Letta si dimetta prima di andare allo scontro. Il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini ieri pronosticava ''In direzione non ci sarà nessun duello. Il contributo offerto dal premier sarà oggetto di una discussione responsabile e approfondita, così come sarà fatto per quanto riguarda l’operato del governo''.

E lo stesso Guerini in mattinata ha incontrato Letta a Palazzo Chigi, insieme ai capigruppo parlamentari Luigi Zanda e Roberto Speranza, per tentare un'ultima mediazione. Un incontro, però, ''non risolutivo''. Non sono esclusi altri tentativi di dialogo per evitare una ''direzione cruenta''. Secondo fonti parlamentari a Letta sarebbe stato offerto il ministero dell'Economia nel governo Renzi. Proposta rifiutata. Fonti del Pd hanno però poi smentito questa proposta.