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POLITICA

La polemica

Dl Dignità, Di Maio: "Gli insulti di Boeri minano la lealtà. Rimuoverlo? Non ho il potere di farlo"

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"Se un presidente dell'Inps comincia a insultare non va piu' bene, c'è un problema di lealtà tra le istituzioni". Lo ha detto il ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intercettato dai cronisti. "Per me, se Boeri ha delle idee contrarie e ritiene che le mie siano sbagliate ha tutto il diritto di dirlo, ma se dice addirittura che mi sto distaccando dalla crosta terrestre andiamo oltre. Se poi si tratta di istituzioni nominate dal precedente governo allora mi viene il sospetto che si stia facendo opposizione al governo", ha aggiunto.

"Rimuovere Boeri? Non ho il potere di farlo"
"Non ho il potere di rimuovere" dal suo incarico Boeri, "o scade oppure resta lì" aggiunge il ministro ai giornalisti che gli chiedevano della richiesta di dimissioni avanzata dal Movimento 5 stelle al presidente dell'Inps. "Quindi noi - ha proseguito - più che dire, come normali cittadini, che si dovrebbe dimettere non possiamo fare altro".

Dl Dignità: "Se ci sarà ostruzionismo in Parlamento possibile la fiducia"
Il governo metterà la fiducia sul Dl Dignita'? "Io spero proprio di no". Risponde cosi' il ministro al lavoro e allo Sviluppo economico e vicepremier, Luigi Di Maio, spiegando pero' che si aspetta da parte del Parlamento "un atteggiamento costruttivo". Se poi pero' "si cominciano a fare due o tre mila emendamenti allora a quel punto inizia l'ostruzionismo e mi dispiace perche' io ho dato tutta la disponibilita' a discutere di modifiche, ma devono essere modifiche migliorative e non peggiorative".

M5s: Boeri non è un tecnico ma un politico, si dimetta
"Per il suo ruolo Tito Boeri dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica", mentre le sue valutazioni al Dl Dignita' "sono politiche, non tecniche". "Per quanto ci riguarda dovrebbe dimettersi". Cosi' il capogruppo M5s alla Camera Francesco D'Uva.

"Boeri e' stato votato da qualcuno? Le parole usate ieri dal Presidente dell'Inps in commissione lavoro sul Dl Dignita' tradiscono un atteggiamento politico, non tecnico. Con toni fuori luogo - sottolinea l'esponente 5 stelle - Un'entrata a gamba tesa che ha contribuito ad una escalation sinceramente inaccettabile, mentre il Parlamento si appresta a discutere un provvedimento atteso da tempo, e pensato per aiutare tutti coloro che hanno sofferto di piu' questi anni di crisi. Per il suo ruolo Tito Boeri dovrebbe rimanere fuori dalla contesa politica, invece di rilanciare previsioni arbitrarie e parziali sugli effetti del Decreto. Proprio ieri, i tecnici del Servizio Bilancio della Camera hanno chiarito che le stime sul calo dell'occupazione non sono dimostrabili. Sono valutazioni politiche, non tecniche, al provvedimento. Ma questo non e' il compito per cui Boeri e' stato chiamato alla Presidenza dell'Inps. Per quanto ci riguarda dovrebbe dimettersi", conclude il capogruppo M5S alla Camera.