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POLITICA

Audizione in commissione Finanze

Dl Fisco, Corte dei Conti: valutare costituzionalità aliquota condono al 20%

Sulla 'pace fiscale': "Rischio fuga dopo la prima rata, già successo col condono tombale del 2002". E ancora: "Con il condono non punibili le fatture false"

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"Vanno valutati i profili di costituzionalita'" per l'aliquota del 20% che sara' applicata a chi aderisce al condono. Lo ha affermato il presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema, a margine dell'audizione in commissione Finanze sul dl Fiscale al Senato. "C'e' questo aspetto - spiega - di una imposta che e' ontologicamente inferiore a quella che il contribuente avrebbe pagato alle scadenze ordinarie". Durante l'audizione il presidente ha rilevato che l'aliquota "si colloca al di sotto di quella applicata sui redditi originariamente dichiarati sia ai fini dell'Irpef sia dell'Ires cosi' potendosi verificare l'ipotesi di versamento tardivo del tributo senza aggravio alcuno, con l'applicazione di un'imposta sostitutiva inferiore a quella che avrebbero dovuto corrispondere alle scadenze ordinarie, istituendo. A questo proposito la Corte dei Conti richiama i principi indicati dalla Corte Costituzionale nella sentenza n.175 del 1986.

Pace fiscale: "Rischio fuga dopo prima rata"
Fare attenzione al rischio che i contribuenti paghino la sola prima rata per usufruire dei benefici delle varie modalità di 'pace fiscale' e poi smettano di pagare, come già accaduto col condono tombale del 2002, quando si registrò "la mancata riscossione di ingenti importi dovuti a titolo di pagamento rateale", avverte Buscema a proposito delle misure che consentono "il perfezionamento della richiesta" di rottamazione al pagamento "della sola prima rata".

Il problema si porrebbe anche per per processi verbali e atti di accertamento, così come perl'integrativa speciale. "E' possibile - spiega il presidente dei magistraticontabili, Angelo Buscema - che il pagamento della sola prima rata sia utilizzato per fruire dei benefici che derivano dal perfezionamento della richiesta di definizione e comunque per procrastinare gli atti di riscossione". Per l'integrativa speciale poi "è prevista una non convincente differenziazione "nei pagamenti, 31 luglio se in unica soluzione o 30 settembre per il pagamento a rate.

Con il condono "non punibili frodi con fatture false"
"In merito alle implicazioni di ordine penale, la formulazione del comma 9" sulla dichiarazione integrativa speciale "fa ritenere non punibili, nei limiti dell'integrazione degli imponibili concretamente effettuata e in assenza di ulteriori profili di responsabilità penale, gli eventuali reati commessi riconducibili a dichiarazione fraudolenta" con fatture false o altri artifici. La Corte dei Conti rileva anche le "difficoltà di applicazione" della norma in assenza "di un meccanismo di disclosure".

Perplessità su coperture per Fs e fondo Pmi
La Corte dei Conti esprime infine "perplessità" per la copertura nel decreto fiscale di alcuni fondi come quelli per i contratti di programma FS, per le garanzie per i crediti delle Pmi e per la proroga della Cigs, legate a tagli ai ministeri effettuati "a pochi mesi dalla chiusura dell'esercizio".

"Come già sottolineato nel recente passato, vanno ribadite le perplessità circa questa tecnica di compensazione - ha detto il presidente Angelo Buscemi- specie quando posta in essere a pochi mesi dalla chiusura dell'esercizio". "Si tratta inoltre di una modalità di compensazione che presenta aspetti problematici sotto il profilo della osservanza della legge di contabilità - ha aggiunto - che richiede a tale scopo la puntuale riduzione di un'autorizzazione di spesa, nonché del soddisfacimento dell'esigenza di coperture effettive, a fronte di oneri certi". Buscemi ha ricordato che la Corte "in varie occasioni ha fatto osservare la difficile sostenibilità ex ante di tale forma di copertura, attesa la mancata dimostrazione dell'effettiva presenza delle risorse sussunte a copertura mentre continuano a mancare i riferimenti alle singole autorizzazioni di spesa incise".