Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Dl-Genova-legge-il-Senato-approva-con-167-si-49-no-d0318a03-86cc-4c5b-acc0-ff2e884c626c.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Assenti 10 senatori 5 Stelle tra cui De Falco

Dl Genova: è legge, Senato approva con 167 sì, 49 no. Bagarre in aula

A tre mesi dal crollo del ponte Morandi, è legge il decreto su Genova e altre emergenze. Ma è caos in Aula per il pugno alzato di Toninelli. La presidente Casellati sospende la seduta. Dieci senatori M5s fuori dall'Aula, non votano. Tra loro De Falco 

Condividi
L'aula del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del dl Genova con 167 sì, 49 no e 53 astenuti. A favore hanno votato M5s, Lega, Fdi, Per le Autonomie. Contrari Pd, Leu. Astensione di Forza Italia.  Ed è bagarre in Aula perché il ministro Toninelli gioisce per l'approvazione con il pugno alzato. 

Casellat: 43 morti, avrei voluto Aula diversa 
"Quei 43 morti pesano sulla coscienza di tutti: francamente avrei desiderato un'Aula diversa". Lo ha detto con un certo rammarico, rispetto agli scontri in Aula, la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, raccogliendo applausi. 

In Senato un clima di grande tensione
Forza Italia ha accusato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli di aver sbeffeggiato i senatori azzurri durante le loro dichiarazioni di voto. E di essersi distratto giocando con il cellulare e masticando gomme. Anna Maria Bernini, capogruppo di FI, ha detto che "Toninelli ha alzato il pugno" per festeggiare l'approvazione del decreto. "A nessuno - ha detto la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha numerose volte minacciato di sospendere la seduta - sono concessi atteggiamenti poco commendevoli".  

Renzi a M5S: in nome del condono cancellata parola onestà
"In nome del condono a Ischia avete cancellato le parole onestà e legalità dando così una chance a chi vive di abusivismo. Avete tradito le aspettative di Genova, avete tradito la vostra storia". Lo ha detto l'ex premier Matteo Renzi nella dichiarazione di voto finale al dl Genova rivolgendosi al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e al Movmento 5 Stelle.

Voteremo no" al dl Genova. Ha annunciato Renzi. "Noi avremmo votato a favore se - ha spiegato - non ci fossero l'articolo sui fanghi che non c'entra niente e tradisce una battaglia portata avanti sempre da M5s contro il mio governo. E poi l'articolo sul condono. L'abusivismo uccide, non l'ambientalismo da salotto". "Nelle ore immediatamente successive alla tragedia di Genova - ha sottolineato - avete invaso le tv e addossato la responsabilità ad avversari politici che vi hanno preceduto per la concessione ad Autostrade. Ma, come spesso accade, Di Maio si è sbagliato. La concessione autostradale non l'ha votata il Pd ma la destra e un giovane deputato che stava in commissione Trasporti che si chiama Matteo Salvini. Il Pd non ha preso una lira da Autostrade, e neanche la Leopolda. I soldi di Autostrade erano andati alla Lega nord non al Pd". 



Biasotti (FI): Astensione per amore città 
"Meritavamo una legge solo per Genova, con tutto il rispetto per Ischia e le popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia". Così il senatore di Forza Italia, Sandro Biasotti, intervenendo in fase di dichiarazione di voto in aula, al Senato, sul decreto Genova. "Alla Camera ci siamo astenuti e faremo la stessa cosa qui, per amore della città di Genova", annuncia. "La Gronda è un'opera essenziale - prosegue - ed è già pagata da Autostrade con l'aumento dei biglietti e l'allungamento della concessione, quindi allo Stato costa zero. Il M5S studi".

M5S: sì a decreto che mai avremmo voluto fare 
"Finalmente questa assurda strumentalizzazione delle misure per Ischia contenute in questo decreto finisce. Non c'è nessun condono, il M5S da sempre è contro i condoni". Lo afferma il senatore del M5S, Agostino Santillo, intervenendo in fase di dichiarazione di voto in aula, al Senato, sul decreto Genova. "Il nostro voto è favorevole a un decreto che non avrebbe mai dovuto venire alla luce in quest'aula, ma che vista la realtà dei fatti, siamo stati costretti a fare, per garantire risposte ai cittadini", conclude.



Dieci senatori M5s fuori dall'Aula, non votano. Tra loro De Falco 
Non era in Aula il senatore M5s Gregorio de Falco quando il dl Genova è andato in votazione. Il senatore, intercettato fuori dall'Aula, ha mostrato sorpresa alla notizia dell'avvenuta votazione: "Hanno votato? Ma la seduta non era sospesa?". Come lui, non hanno votato perché assenti altri 9 senatori del Movimento 5 stelle 

Il provvedimento
Composto di 46 articoli, numerosi introdotti durante l'esame alla Camera, il decreto, varato a seguito del crollo del ponte Morandi, è suddiviso in cinque capi: il capo I è dedicato alle misure per il sostegno e la ripresa economica del territorio e la popolazione di Genova, dopo il crollo del viadotto Polcevera. Il capo II contiene disposizioni per la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti; il capo III reca interventi nei territori dei comuni di Ischia interessati da eventi sismici. Il capo IV contiene misure urgenti per gli eventi sismici nel centro Italia verificatisi tra il 2009 e il 2017. Il capo V riguarda ulteriori eventi emergenziali.

Per quanto riguarda le autorizzazioni di spesa, l'art. 2 autorizza una spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2029 e dispone l'integrazione della contabilita' speciale di 9 milioni di euro per l'anno 2018 e di 11 milioni di euro per il 2019.  L'art. 5 stanzia 500 milioni di euro per il 2018 e 23 milioni di euro per il 2019 per il trasporto pubblico locale in Liguria; 20 milioni sono destinati all'autotrasporto e 20 milioni al rinnovo del parco mezzi utilizzati nella citta', con priorita' per i mezzi a propulsione elettrica. Sono poi attribuite risorse alla Capitaneria di porto (375.00 euro per il 2018 e di 875.000 euro per il 2019).  L'art. 9 destina all'Autorita' portuale di Genova un ulteriore contributo aggiuntivo di 4,2 milioni per il 2018. All'art. 14 e' prevista l'istituzione di un apposito Fondo presso il Ministero dello sviluppo economico, con dotazione di 2 milioni di euro per l'anno 2019, per il finanziamento di progetti per la sicurezza delle infrastrutture stradali. L'art. 16 incrementa di 50 milioni per il 2018 e di 142 milioni per il 2019 la spesa in favore della societa' concessionaria Strada dei parchi, finalizzata all'immediata esecuzione degli interventi di ripristino e messa in sicurezza della tratta autostradale A24 e A25.