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POLITICA

Elezioni regionali

Domenica la Sicilia alle urne, gli ultimi appelli prima del voto

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Rush finale della campagna elettorale per la Sicilia. Domenica urne aprte dalle 8 alle 22. Sono 4 milioni 681 mila 634 gli elettori chiamati il 5 novembre in Sicilia ad eleggere il presidente della Regione e i componenti dell'Assemblea regionale siciliana che da quest'anno e per effetto dell'applicazione della legge taglia-deputati del 2011 e della successiva legge costituzionale 2 del 2013 passano da 90 a 70 parlamentari. Il presidente uscente è Rosario Crocetta del centrosinistra, che ha deciso di non ricandidarsi per un secondo mandato

Oggi finisce la campagna elettorale con gli ultimi comizi: Beppe Grillo chiude a Palermo col candidato M5s Cancelleri e sempre nel capoluogo Bersani interviene al comizio di Fava. Fabrizio Micari (Pd) al porto di Messina con gli imprenditori. Nello Musumeci (centrodestra) a Militello.

Renzi: voto importante per futuro isola 
"Le elezioni di domenica in Sicilia sono importanti soprattutto per il futuro di questa meravigliosa e difficile isola. Abbiamo investito molto in questa terra e chi governerà i prossimi cinque anni potrà gestirli al meglio. Dunque che vinca il miglior candidato e la migliore squadra. Fossi siciliano voterei quello che ritengo il miglior candidato, Fabrizio Micari, indicato al centrosinistra dal sindaco Orlando sulla base del 'modello Palermo', un'alleanza che andasse oltre il Pd". Così Matteo Renzi nell'e-news.

Grillo, 5 novembre resa dei conti. O noi o loro
"Il 5 novembre sarà una resa dei conti. Una scelta secca: o noi o loro, il futuro contro il passato, la speranza contro il fallimento, cittadini contro partiti! Forza!". Lo scrive su facebook il leader del Movimento Cinquestelle, Beppe Grillo, rilanciando l'appello al voto di Giancarlo Cancellieri.  Anche il candidato alle regionali lancia un appello sul blog: "Io non ho mai amministrato nemmeno un condominio, ma chi lo fatto per vent'anni ha ridotto la Sicilia in macerie". E attacca i suoi avversari: "Contro di noi hanno schierato un esercito di impresentabili". Ieri una nuova vittima all'interno del Movimento: è il candidato nella lista del M5S alle regionali, il catanese Gionata Ciappina, condannato dal Tribunale militare di Napoli a due mesi di reclusione per violata consegna e abbandono di posto aggravato in concorso, quando era appuntato dell'Arma Carabinieri. Un episodio che gli era costato una condanna lieve e la non menzione nel casellario giudiziale ma che gli costa ora la cacciata dal M5s. "Ciappina ci ha mentito ed è fuori dal M5s" ha decretato il candidato governatore Giancarlo Cancelleri per evitare strumentalizzazioni: "useranno questa cosa per dire che siamo uguali ai partiti. Non fatevi fregare".

C.destra: Cav,sarà molto forte,vinceremo Sicilia e politiche
Ieri i comizi del centrodestra in Sicilia a sostegno di Nello Musumecicon con cena finale Berlusconi-Salvini-Meloni a Catania.

"Ci sono 14 piccole formazioni che per la prima volta sono venute nel centrodestra e si stanno aggregando in due poli: uno laico e l'altro cattolico. Quindi ci sarà un centrodestra molto forte che sono sicuro non soltanto vincerà le elezioni di domenica in Sicilia, ma anche le prossime politiche". Lo ha detto Silvio Berlusconi, prima di lasciare Villa del Bosco a Catania, su quella che lui stesso ha definito la 'cena dell'arancino' di ieri sera tra i leader del centrodestra nella Trattoria del Cavaliere. "Alla Regione e alla guida del Paese - ha aggiunto Berlusconi - ci vogliono uomini che vengono dall'impresa, dalle professioni, dalla cultura, dal volontariato che nella vita abbiamo avuto successo nel loro lavoro e che per tanto siano apprezzati e stimati da tutti, naturalmente con nel consiglio dei ministri di rappresentanti anche delle nostre forze politiche".  

Micari: Berlusconi? Come Cetto La Qualunque 
"Noi Siciliani, io temo, siamo un po' provinciali e quindi nel nostro provincialismo siamo sempre nell'attesa che venga da fuori il vicerè - forse siamo rimasti al tempo della dominazione spagnola - a spiegarci che cosa dobbiamo fare. Dopodichè viene Berlusconi come è venuto ieri e in sostanza comincia, come Cetto La Qualunque, a spiegarci che devono dare due, tre, quattro miliardi, o fare il Casinò. Insomma organizzare di tutto, di più. Non è questo che serve ai Siciliani". Lo afferma Fabrizio Micari, candidato alla regione Sicilia per il centro-sinistra, intervistato questa mattina da Agorà. Dove ha esposto i suoi progetti per rilanciare la regione.