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ITALIA

Si tratta di un 55enne. Le prime parole: "Sono finito"

Donna crocifissa a Firenze, preso il presunto killer: un idraulico di 55 anni. L'uomo ha confessato

Avrebbe ucciso la prostituta romena Andrea Cristina Zamfir lo scorso 5 maggio. La donna, 26 anni, era stata trovata legata ai polsi a una sbarra con del nastro adesivo. Il maniaco: "Speravo che la trovassero come le altre". Il ministro Alfano: "L'uomo ha confessato il delitto"

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Il luogo del ritrovamento del corpo in periferia a Firenze (Ansa)

E' stato preso dalla Polizia e ha confessato il presunto omicida della giovane Andrea Cristina Amfir trovata crocifissa e violentata il 5 maggio alle porte di Firenze. Si chiama Riccardo Viti. L'uomo è un fiorentino di 55 anni e sembra che lavorasse anche per conto dell'ospedale. Sarebbe anche responsabile di altre simili violenze avvenute negli scorsi anni. L'uomo è stato preso nella sua casa di via Locchi, alla immediata periferia nord di Firenze, nei pressi dell'ospedale di Careggi, ed è stato portato in Questura dove si trova sotto interrogatorio. Viti corrisponde alla descrizione che era stata fornita agli inquirenti dalle vittime delle sue precedenti aggressioni. 

Sospettato per altri 9 casi
Riccardo Viti, è fortemente indiziato anche per altri nove episodi analoghi di violenza su prostitute. Il suo profilo genetico, secondo quanto emerso, coincide con il Dna rilevato su luogo dell'omicidio e con quello trovato in altri tre casi precedenti

"Sono finito, ho fatto una sciocchezza"
Le prime parole di Viti al momento dell'arresto sono state: "E' finita, è finita. Ho fatto una sciocchezza, Sono finito. Ormai non mi salva nessuno". Tra gli elementi che hanno portato al fermo ci sarebbe il nastro adesivo con il logo dall'azienda ospedaliera che è stato trovato in casa sua e con il quale erastata immobilizzata la vittima. Si attende ora l'esame del Dna per verificare se sia l'autore anche delle altre sevizie denunciate negli anni. 

"Speravo la trovassero come le altre"
​Riccardo Viti, riferendosi ai precedenti casi simili nei quali le donne violentate e legate erano state trovate e salvate a differenza di Cristina Zamfir ha detto: "Ho fatto una bischerata. Speravo la trovassero come le altre".

La scoperta della madre durante l'arresto
"Ma che sei te il mostro di Ugnano?", ha chiesto la madre di Viti al figlio durante l'arresto. "Sì, sì, l'ho fatto io, - ha risposto lui - non pensavo che morisse, ho
fatto una cazzata". Questa è stata la prima ammissione mentre la squadra omicidio della questura di Firenze lo stava arrestando nella sua casa di via Locchi dove vive con gli anziani genitori.

Trovato nastro adesivo simile a quello usato per Cristina Zamfir
A casa dell'uomo è stato trovato del nastro adesivo simile a quello usato per "crocifiggere" Andreea Cristina Zamfir. Si tratta di nastro adesivo bianco e verde con la sigla dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, dove lavora la moglie dell'uomo.

Alfano: "Prove inconfutabili a carico dell'uomo che ha confessato"
In un tweet il ministro dell'Interno Alfano ha scritto che ci sono "Prove inconfutabili a carico dell'uomo che ha confessato il delitto di Firenze". Poi ringrazia le donne e gli uomini della polizia "che proteggono i cittadini". 


"Riusciti a catturare la bestia"
​Soddisfazione per l'arresto dell'uomo è stata espressa  dal questore di Firenze, Raffaele Micillo: "La squadra mobile ed i carabinieri sono riusciti a catturare la bestia". Era stato lo stesso questore, ieri, a definire l'autore del gesto "una bestia", pur dispiacendosi, aveva detto, di paragonarlo agli animali. L'uomo arrestato, ha aggiunto Micillo, "è sicuramente responsabile del gesto e, probabilmente, degli altri fatti simili riscontrati precedentemente". 

I vicini: una persona gentile
Una persona gentile anche se "un po' ruvido e strano, a volte infantile". Così i vicini descrivono Riccardo Viti. I vicini si dicono sconvolti. Molti conoscono sia lui che i suoi genitori, che vengono definite persone "bravissime". In base a quanto raccontato dai vicini Viti è sposato. La moglie è dell'Est e ha un figlio adolescente da una precedente relazione, che frequenta lee scuole superiori e che abita con loro. Viti è diplomato in ragioneria, ma non avendo un impiego da anni lavora con il padre che fa l'idraulico. Nel tempo libero insegna o fa l'arbitro di karate. La moglie lavora in un'azienda di pulizie che ha un appalto con l'ospedale fiorentino di Careggi. Un dettaglio significativo visto che alcune delle prostitute seviziate sono state legate con del nastro adesivo dell'azienda sanitaria.

Una vicina, che stamane ha assistito all'arresto, racconta di averlo visto uscire in manette accompagnato dagli agenti. Dice di non conoscerlo troppo bene ma di essere rimasta colpita una volta quando in un supermercato lo vide con la madre mentre comprava dei prodotti "per lui ma più adatti ad un bambino". Viti, la moglie e il ragazzo abitano in un appartamento in zona Careggi, comunicante con quello dei genitori dell'uomo, che però ha ingresso su un'altra strada.