Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Donna-crocifissa-caccia-al-maniaco-seriale-Isolato-unico-dna-sui-luoghi-delle-sevizie-9f44f6e1-8a44-4d3a-a832-45c48434d53c.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Donna crocefissa

Caccia al maniaco seriale. Isolato un unico dna

Agli almeno cinque episodi avvenuti a Ugnano, vicino a Firenze, se ne aggiungono altri su cui la procura sta facendo accertamenti. Uno degli episodi a Calenzano, in un posto dove aveva ucciso il mostro di Firenze. Si diffonde la paura tra Firenze e Prato

Condividi
Il luogo del delitto
E' caccia aperta al "killer dello scotch", un uomo che tra Firenze e Prato, nei luoghi più bui e nascosti, spoglia, lega e violenta le prostitute con un tubo di metallo, poi le abbandona nude in strada. Ha fatto così anche con Cristina Zamfir, 26 anni, madre di due bambini affidati ai nonni in Romania. Gli investigatori cercano un uomo fra i 50 e i 60 anni, calvo, grasso. 

Stesso dna, si pensa ad un "maniaco seriale" 
Intanto i carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per tre episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato prostitute, anche con sevizie. Gli episodi sono del luglio 2011 a Prato, del marzo 2013 a Ugnano (Firenze), dove due giorni fa è stata trovata la donna uccisa, e del 21 febbraio scorso a Calenzano.

Il maniaco dello scotch
Il dna è stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime, al momento di strapparlo con i denti. Gli inquirenti potrebbero decidere di cercare tracce di dna anche sui reperti (il nastro adesivo) prelevati nell'ultimo episodio finito con l'uccisione della prostituta romena a Ugnano.

Episodi simili
Sempre nelle indagini dei carabinieri di Firenze emergono altri due episodi simili per caratteristiche e modalità, nonché avvenuti negli stessi luoghi degli altri. Si tratta di violenze a prostitute denunciate il 9 dicembre 2006 a Ugnano e il 3 ottobre 2009 a Calenzano. In questi due casi non ci sono risultati da dna, tuttavia gli investigatori dei carabinieri si sentono di riunirli agli altri tre proprio per le similitudini emerse con i racconti delle vittime.