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SCIENZA

Il caso

Donna partorisce dopo reimpianto ovaie congelate da bambina

I tessuti erano stati conservati per fare terapia distruttiva

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Per la prima volta al mondo, una donna ha dato alla luce un figlio dopo che i chirurghi le hanno impiantato tessuti ovarici che erano stati rimossi e congelati quando era ancora una bambina. L'hanno reso noto i clinici belgi alla rivista Human Reproduction. Alla donna era stata diagnosticata un'anemia acuta, che necessitava di una terapia particolarmente pesante, con effetti diistruttivi sulle ovaie. Per questo motivo, i medici, a 14 anni, prima d'iniziare la terapia, avevano rimosso l'ovaio destro della ragazza e l'avevano congelato a frammenti, sperando di poterlo reimpiantare più avanti.

Dieci anni dopo, i chirurghi hanno effettuato il reimpianto e, a novembre dello scorso anno, è nato un bambino in perfetta salute. Già diversi bambini sono nati dopo l'impianto di tessuti provenienti da donne adulte, ma questo è il primo successo con tessuti rimossi precedentemente alla pubertà, hanno spiegato i medici. "Si tratta di una svolta importante nel settore, perché sono bambine le pazienti che più probabilmente avranno bisogno della procedura in futuro", ha dichiarato Isabelle Demeestere dell'Erasmus Hospital della Bruxelles Free University, il cui team ha fatto l'operazione.

"Quando viene loro diagnosticata una malattia che richieda trattamenti distruttivi per le funzioni ovariche - ha detto ancora - congelare i tessuti ovarici è l'unica opzione possibile per preservare la loro fertilità". La paziente, nata nel Congo, aveva ricevuto la diagnosi di una pesante anemia di natura genetica all'età di cinque anni. Emigrata in Belgio, per combattere il male era stata costretta a sottoporsi a cicli massicci di chemioterapia o radioterapia e, poi, a farmaci immunodepressivi: tutte terapie distruttive per le sue ovaie.