ITALIA
Parabiago
Donna uccisa a coltellate nel bagno di casa nel Milanese. Il compagno è stato arrestato
La vittima, trovata agonizzante dalla madre, è morta poco dopo. Il compagno pakistano ha confessato

Omicidio a Parabiago, nel Milanese. Una donna di 33 anni è stata trovata agonizzante in bagno. La donna, 33enne, italiana, è stata accoltellata dal compagno durante una lite, ed è morta poco dopo.
Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la vittima, Simona Fiorelli, è stata raggiunta da 3 fendenti al torace, ed è stata trovata accasciata nel bagno di casa dalla madre. La donna lascia 2 figli di 5 e 17 mesi.
Il compagno della vittima si è costituito ed è stato arrestato. Si tratta di un pakistano con il quale la donna viveva in Inghilterra. La coppia era infatti in vacanza a Parabiago, di cui Simona Fiorelli era originaria, con i due figli piccoli.
Nel pomeriggio i due hanno litigato e l'uomo ha impugnato il coltello con il quale ha colpito la convivente tre volte. Il compagno, dopo l'omicidio, si è allontanato, ha vagato per un po' in paese poi è tornato nell'abitazione, dove ha trovato ad attenderlo i Carabinieri di Legnano. E' stato subito portato in caserma dove, sia pure in modo confuso, ha ammesso la sua responsabilità davanti al pm della Procura di Busto Arsizio Maria Cristina Ria ed è stato arrestato.
Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la vittima, Simona Fiorelli, è stata raggiunta da 3 fendenti al torace, ed è stata trovata accasciata nel bagno di casa dalla madre. La donna lascia 2 figli di 5 e 17 mesi.
Il compagno della vittima si è costituito ed è stato arrestato. Si tratta di un pakistano con il quale la donna viveva in Inghilterra. La coppia era infatti in vacanza a Parabiago, di cui Simona Fiorelli era originaria, con i due figli piccoli.
Nel pomeriggio i due hanno litigato e l'uomo ha impugnato il coltello con il quale ha colpito la convivente tre volte. Il compagno, dopo l'omicidio, si è allontanato, ha vagato per un po' in paese poi è tornato nell'abitazione, dove ha trovato ad attenderlo i Carabinieri di Legnano. E' stato subito portato in caserma dove, sia pure in modo confuso, ha ammesso la sua responsabilità davanti al pm della Procura di Busto Arsizio Maria Cristina Ria ed è stato arrestato.