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ITALIA

Il cantante esterna su Facebook la sua indignazione

Dopo i cori contro il Napoli Gianni Morandi lascia la carica di presidente onorario del Bologna

La decisione dopo i cori e gli striscioni di insulti al Dall'Ara durante Bologna-Napoli. Lo sfogo sul social, poi la decisione di lasciare. Ringranziamenti da parte del sindaco De Magistris per la solidarietà dimostrata

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Morandi su Facebook
Bologna
I tifosi del Bologna insultano quelli del Napoli e Gianni Morandi lascia la presidenza onoraria dei rossoblù. Una decisione arrivata dopo lo striscione apparso in curva Andrea Costa dello stadio Dall'Ara durante la partita  e i cori "vergognosi" del pubblico mentre suonavano le note di "Caruso" di Lucio Dalla.

Lo sfogo di Morandi è arrivato prima sulla sua pagina Facebook: "Ieri allo stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile - ha scritto il cantante - e di cui mi sono vergognato. Prima dell'inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di Caruso con la voce di Lucio risuonavano nell'aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più".

Sulla vicenda intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris:  "A nome di tutti i miei concittadini voglio ringraziare Gianni Morandi, il sindaco di Bologna, Merola e tutti coloro che hanno condannato i cori razzisti pronunciati ieri, in occasione della partita, contro la nostra città". “Lo sport e il calcio in particolare, così popolare e partecipato in questo nostro paese, non possono diventare occasione di razzismo e discriminazione territoriale, ma devono essere, al contrario occasione di promozione dei valori della convivenza e della tolleranza. La pagina scritta ieri a Bologna genera molta amarezza per questo", aggiunge de Magistris citando "le parole che un bolognese doc come Lucio Dalla ha dedicato a Napoli: 'La prossima volta voglio nascere qua, essere napoletano a tutti gli effetti, se ci fosse un'iniezione intramuscolare di napoletano, pagherei qualsiasi cifra per farmela iniettare".