MONDO
Usa
Dopo la bufera, allagamenti nel New Jersey. La tempesta Jonas ha fatto almeno 28 morti
La tempesta invernale Jonas sta lentamente abbandonando la costa orientale degli Stati Uniti dopo aver causato vittime, danni e disagi.

Il Servizio Meteo Nazionale americano ha emesso un'allerta per mareggiate che nelle prossime ore potrebbero interessare le coste del New Jersey, sulla costa orientale degli Stati Uniti. La costa del New Jersey è stata pesantemente allagata in diversi tratti nelle ultime ore in concomitanza della tempesta di neve e vento, Jonas, che ha messo in ginocchio dieci Stati americani. Ma si temono altri allagamenti a causa della tempistica: due alte maree ci sono già state, se ne aspetta un'altra per le prossime ore.
Sono cominciate le operazioni per ripulire le strade sulla costa orientale negli Stati Uniti, spazzata per due giorni da una tempesta di neve e vento che ha causato almeno 28 morti (la maggior parte in incidenti stradali) e paralizzato diverse grandi città, tra cui Washington D.C e New York. La tempesta ha colpito l'area più densamente popolata degli Stati Uniti, con circa 85 milioni di persone. Migliaia i voli cancellati, gli aeroporti di New York, Philadelphia, Baltimora e Washington sono stati chiusi.
I veicoli privati hanno cominciato a circolare liberamente nella mattina newyorkese. Il divieto è stato revocato alle 7 ora locale (le 13 in Italia) come annunciato ieri sera, permettendo ai mezzi antineve di pulire le strade. Permessa la circolazione anche ai veicoli di emergenza. Riaperti anche i tunnel e i ponti che collegano l'isola di Manhattan al resto del Paese.
La neve ha causato diversi black out e 200mila persone sono state interressate dalle interruzioni di luce elettrica e riscaldamento. È stata la tempesta dei record. A Washington, virtualmente 'ferma' da venerdi', sabato sera erano caduti 56 centimetri. A New York Central Park è stata coperto da quasi 64 centimetri di neve, un livello superato solo due volte dal 1869.
Congresso sospende votazioni
Il Congresso americano ha deciso di sospendere tutte le votazioni previste la prossima settimana a causa dei problemi legati alla forte tempesta di neve. Lo riportano diversi media americani, spiegando che le attività dovrebbero riprendere il 1° febbraio.
Aiuta uomo con auto in panne che lo uccide
Tra le vittime della tempesta di neve, si conta il caso di un giovane di 26 anni, Jefferson Havner, ribattezzato il "buon samaritano", che in North Carolina si è fermato per aiutare un automobilista in difficoltà sulla strada ghiacciata. Quest'ultimo, il 27enne Marvin Jacob Lee, gli ha sparato più volte e lo ha ucciso sul colpo. La polizia sospetta che il killer fosse ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti quando ha aperto il fuoco. Quando è arrivata la polizia, l'uomo, un bianco come la vittima, si è rifiutato di scendere dall'auto. Sono dovute intervenire le forze speciali Swat per convincerlo con la forza ad abbandonare la vettura e ad arrendersi.
Sono cominciate le operazioni per ripulire le strade sulla costa orientale negli Stati Uniti, spazzata per due giorni da una tempesta di neve e vento che ha causato almeno 28 morti (la maggior parte in incidenti stradali) e paralizzato diverse grandi città, tra cui Washington D.C e New York. La tempesta ha colpito l'area più densamente popolata degli Stati Uniti, con circa 85 milioni di persone. Migliaia i voli cancellati, gli aeroporti di New York, Philadelphia, Baltimora e Washington sono stati chiusi.
I veicoli privati hanno cominciato a circolare liberamente nella mattina newyorkese. Il divieto è stato revocato alle 7 ora locale (le 13 in Italia) come annunciato ieri sera, permettendo ai mezzi antineve di pulire le strade. Permessa la circolazione anche ai veicoli di emergenza. Riaperti anche i tunnel e i ponti che collegano l'isola di Manhattan al resto del Paese.
La neve ha causato diversi black out e 200mila persone sono state interressate dalle interruzioni di luce elettrica e riscaldamento. È stata la tempesta dei record. A Washington, virtualmente 'ferma' da venerdi', sabato sera erano caduti 56 centimetri. A New York Central Park è stata coperto da quasi 64 centimetri di neve, un livello superato solo due volte dal 1869.
Congresso sospende votazioni
Il Congresso americano ha deciso di sospendere tutte le votazioni previste la prossima settimana a causa dei problemi legati alla forte tempesta di neve. Lo riportano diversi media americani, spiegando che le attività dovrebbero riprendere il 1° febbraio.
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Tra le vittime della tempesta di neve, si conta il caso di un giovane di 26 anni, Jefferson Havner, ribattezzato il "buon samaritano", che in North Carolina si è fermato per aiutare un automobilista in difficoltà sulla strada ghiacciata. Quest'ultimo, il 27enne Marvin Jacob Lee, gli ha sparato più volte e lo ha ucciso sul colpo. La polizia sospetta che il killer fosse ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti quando ha aperto il fuoco. Quando è arrivata la polizia, l'uomo, un bianco come la vittima, si è rifiutato di scendere dall'auto. Sono dovute intervenire le forze speciali Swat per convincerlo con la forza ad abbandonare la vettura e ad arrendersi.