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ITALIA

Il fermo era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Paola

Dottoressa uccisa in Calabria: il cognato della vittima confessa l'omicidio

E' stato il cognato ad uccidere Anna Giordanelli, la dottoressa colpita con un colpo di piede di porco alla testa mentre faceva jogging a Cetraro

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Anna Giordanelli, la vittima di Cetraro (ANSA\FRANCESCO ARENA)
Cetraro (Cs)
Paolo Di Profio, il sospetto omicida di Anna Giordanelli, la dottoressa di 53 anni colpita con un colpo di piede di porco alla testa mentre faceva jogging a Cetraro, nel Cosentino è il marito della sorella minore della vittima.

Di Profio, infermiere dell'ospedale di Cetraro  di 47 anni, dopo il ritrovamento del piede di porco con evidenti tracce di sangue e capelli del fermato, aveva continuato davanti ai carabinieri a respingere ogni accusa, ma poi, messo alle strette, aveva ammesso le sue responsabilità. Responsabilità che poi, però, non ha confermato davanti al pm della Procura della Repubblica di Paola.

 Non ci sarebbero dubbi, comunque, secondo l'accusa, sul movente dell'omicidio, legato, stando a quanto é emerso dalle indagini, alla recente fine del matrimonio tra Di Profio e la sorella minore della vittima. Una separazione, sfociata in un divorzio, non accettata dall'uomo che ieri, esasperato dalla situazione venutasi a creare, si sarebbe recato, secondo la ricostruzione degli investigatori, sulla strada che la donna frequentava abitualmente per fare jogging ed avrebbe avvicinato l'ex cognata. I due avrebbero iniziato a parlare, ma la conversazione sarebbe sfociata subito in una lite al culmine della quale Di Profio avrebbe afferrato un piede di porco ed avrebbe colpito la donna al cranio, provocandone la morte istantanea. L'omicidio non ha avuto testimoni.

A trovare il cadavere della professionista, sposata con un dipendente del Comune di Cetraro e madre di tre figli, molto conosciuta in paese e che prima di diventare medico di base aveva lavorato per anni nel pronto soccorso dell'ospedale cittadino, sono stati alcuni passanti che hanno subito dato l'allarme. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, che hanno constatato il decesso della donna.

In un primo tempo, dopo il ritrovamento del cadavere posizionato tra l'asfalto e il marciapiedi, si era pensato ad un incidente provocato da un pirata della strada, tesi avvalorata dalla presenza di tracce di pneumatici sull'asfalto. In seguito, però, le ferite riscontrate dal medico legale, ed in particolare la ferita da corpo contundente che la donna presentava alla testa, hanno indirizzato gli investigatori verso l'ipotesi dell'omicidio.

Così, sono state sentite alcune persone tra le quali lo stesso Di Profio. Le indagini hanno subito privilegiato la pista familiare e l'uomo è stato portato in caserma.