SPORT
Serie A, posticipo ventunesima giornata
Douglas Costa stende il Genoa la Juve torna a -1 dal Napoli
Vittoria di misura dei bianconeri, che comandano il match e non rischiano nulla: decide al 16' un gol del brasiliano, servito da Mandzukic. Prosegue incerta e appassionante la lotta scudetto con i partenopei

La Juve non molla l’osso. Tutto secondo copione nel ‘monday night’ del ventunesimo turno: Genoa battuto 1-0 (senza mai rischiare) all’Allianz Stadium e Napoli capolista che da +4 ‘torna’ a +1. La lotta tricolore prosegue dunque spalla a spalla, avvincente e apertissima.
Inizio autoritario dei bianconeri, poco intenzionati… a perdere tempo. Su un velo di Higuain, Khedira conclude alto di piatto da posizione invitante (5’). All’8’ Perin vola su una punizione a giro di Pjanic potente ma non troppo angolata. Dopo gli ‘antipasti’, arriva il vantaggio (16’): Douglas Costa difende caparbiamente il pallone sulla trequarti, scambia con Mandzukic che rifinisce ancora per il brasiliano, letale nel depositare in porta. Il monologo prosegue ancora con Pjanic, che ci prova dal limite: Perin c’è (23’). Gli ospiti faticano ad uscire dal guscio e Szczesny resta praticamente inoperoso: unica sortita offensiva (si fa per dire), un sinistro alto di Laxalt dalla distanza (29’).
Stesso film anche nella ripresa, con la Juve a fare il match e rossoblù costretti (seppur ordinatamente) sulla difensiva. Alex Sandro (57’) e Pjanic (61’) non inquadrano lo specchio, al 64’ (su cross di Lichtsteiner) decisivo intervento in scivolata di Izzo ad anticipare Higuain, pronto a colpire, sul proseguimento dell’azione tentativo di Khedira neutralizzato da Perin. Rimasto comunque in partita, Ballardini al 78’ si gioca la carta Lapadula: la mossa produce un paio di mischie pericolose ma non riporta a galla il Genoa. Ultimo brivido firmato Matuidi (90’), ma il sinistro del francese manca di precisione.
Inizio autoritario dei bianconeri, poco intenzionati… a perdere tempo. Su un velo di Higuain, Khedira conclude alto di piatto da posizione invitante (5’). All’8’ Perin vola su una punizione a giro di Pjanic potente ma non troppo angolata. Dopo gli ‘antipasti’, arriva il vantaggio (16’): Douglas Costa difende caparbiamente il pallone sulla trequarti, scambia con Mandzukic che rifinisce ancora per il brasiliano, letale nel depositare in porta. Il monologo prosegue ancora con Pjanic, che ci prova dal limite: Perin c’è (23’). Gli ospiti faticano ad uscire dal guscio e Szczesny resta praticamente inoperoso: unica sortita offensiva (si fa per dire), un sinistro alto di Laxalt dalla distanza (29’).
Stesso film anche nella ripresa, con la Juve a fare il match e rossoblù costretti (seppur ordinatamente) sulla difensiva. Alex Sandro (57’) e Pjanic (61’) non inquadrano lo specchio, al 64’ (su cross di Lichtsteiner) decisivo intervento in scivolata di Izzo ad anticipare Higuain, pronto a colpire, sul proseguimento dell’azione tentativo di Khedira neutralizzato da Perin. Rimasto comunque in partita, Ballardini al 78’ si gioca la carta Lapadula: la mossa produce un paio di mischie pericolose ma non riporta a galla il Genoa. Ultimo brivido firmato Matuidi (90’), ma il sinistro del francese manca di precisione.