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MONDO

La dichiarazione durante un dibattito in tv

"Doveroso violentare donne che indossano jeans strappati". Avvocato condannato a 3 anni in Egitto

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Un tribunale egiziano ha condannato a tre anni di carcere un avvocato che in tv definì "un dovere nazionale" stuprare e molestare sessualmente le donne che usano pantaloni strappati. L'agenzia Mena ha precisato che il legale, Nabih al Wahsh, è stato multato con una cifra pari a 1.129 dollari al Cairo. È stato giudicato in contumacia e resterà in libertà sino a quando si terrà l'udienza d'appello, con pagamento di una cauzione pari a 565 dollari.

L'avvocato è stato condannato per il reato di incitamento a commettere stupro nei confronti delle donne e per aver "fatto dichiarazioni che causano danno all'interesse e alla pace pubblica". 

Nabih al Wahsh si era espresso a favore dello stupro non legalizzato ma obbligatorio durante un dibattito tv il 19 ottobre sulla legge sulla prostituzione: "Considero un dovere patriottico, quando vedo una ragazza camminare mostrando la metà del suo posteriore, stuprarla". Wahsh, già noto in Egitto per aver de'finito la Shoah "un falso", si era dichiarato un "orgoglioso anti-semita". In un altro dibattito tv un anno fa aveva avuto un alterco con un religioso che sosteneva come le donne non dovessero essere obbligate ad indossare il velo. 

Interrogato il 22 novembre scorso, l'avvocato aveva confermato le dichiarazioni rilasciate in tv, spiegando che voleva "avvertire le donne" perché evitassero di portare tali abiti, secondo Mena.

Per le Nazioni unite, due donne su tre in Egitto subiscono violenze quotidianamente in casa o al lavoro. Un sondaggio del 2013 aveva rivelato che il 99% delle donne aveva subito molestie sessuali nel Paese.