MONDO
Dopo le rivelazioni del Guardian sulla decisione di Trump di rimandare la visita
Downing street interviene per ribadire che la visita di Trump in Gran Bretagna non sarà rimandata
Nuovi attacchi via tweetter di Donald Trump all'ex capo dell'Fbi James Comey e all'opposizione democratica al congresso

La segreteria del Primo ministro inglese Theresa May è intervenuta per precisare che non sono previste modifiche alla visita di stato in Inghilterra del Presidente Americano Donald Trump.
Secondo le rivelazioni del quotidiano londinese Guardian, ora smentite da Downing street, Donald Trump, nel corso di una telefonata, avrebbe 'congelato' la sua visita a Londra in risposta all'invito di Theresa May, una decisione accolta con sorpresa dal premier britanico. Il Guardian aggiungeva che il timore di proteste di piazza aveva indotto Trump a non accettare, per ora, l'invito dello stretto alleato. Un consigliere di Downing Street ha riferito al quotidiano britannico che Trump ha comunicato la sua decisione a May in una telefonata avvenuta "qualche settimana fa".
Il premier britannico aveva invitato il presidente Usa a Londra a gennaio durante la sua prima visita a Washington dopo l'insediamento di Trump. All'epoca i media britannici avevano scritto che il viaggio era previsto per giugno o luglio. In Gran Bretagna in migliaia manifestarono davanti alla Camera dei Comuni.
Intanto Donald Trump torna ad attaccare l'ex capo dell'Fbi James Comey su twitter dopo averlo già definito una 'gola profonda' per aver condiviso con la stampa il memo della conversazione col presidente sulle presunte pressioni nelle indagini del Russia-gate: "Io penso che i 'leaks' di James Comey avranno molta più importanza di quanto chiunque avrebbe mai pensato. Completamente illegali? Del tutto 'codardi!'" ha twittato l'inquilino della Casa bianca.
Comey ha testimoniato, di fronte a una commissione del Senato, che Trump avrebbe tentato di far deragliare l'inchiesta sui rapporti tra membri della sua campagna ed esponenti russi.
Nella giornata domenicale Trump ha scritto un tweet anche contro i suoi oppositori nel partito democratico: "i democratici non hanno alcun messaggio, né sull'economia, né sulla tasse né sull'occupazione né sul fallimentare #obamacare. Sono solo ostruzionisti.
Secondo le rivelazioni del quotidiano londinese Guardian, ora smentite da Downing street, Donald Trump, nel corso di una telefonata, avrebbe 'congelato' la sua visita a Londra in risposta all'invito di Theresa May, una decisione accolta con sorpresa dal premier britanico. Il Guardian aggiungeva che il timore di proteste di piazza aveva indotto Trump a non accettare, per ora, l'invito dello stretto alleato. Un consigliere di Downing Street ha riferito al quotidiano britannico che Trump ha comunicato la sua decisione a May in una telefonata avvenuta "qualche settimana fa".
Il premier britannico aveva invitato il presidente Usa a Londra a gennaio durante la sua prima visita a Washington dopo l'insediamento di Trump. All'epoca i media britannici avevano scritto che il viaggio era previsto per giugno o luglio. In Gran Bretagna in migliaia manifestarono davanti alla Camera dei Comuni.
Intanto Donald Trump torna ad attaccare l'ex capo dell'Fbi James Comey su twitter dopo averlo già definito una 'gola profonda' per aver condiviso con la stampa il memo della conversazione col presidente sulle presunte pressioni nelle indagini del Russia-gate: "Io penso che i 'leaks' di James Comey avranno molta più importanza di quanto chiunque avrebbe mai pensato. Completamente illegali? Del tutto 'codardi!'" ha twittato l'inquilino della Casa bianca.
Comey ha testimoniato, di fronte a una commissione del Senato, che Trump avrebbe tentato di far deragliare l'inchiesta sui rapporti tra membri della sua campagna ed esponenti russi.
Nella giornata domenicale Trump ha scritto un tweet anche contro i suoi oppositori nel partito democratico: "i democratici non hanno alcun messaggio, né sull'economia, né sulla tasse né sull'occupazione né sul fallimentare #obamacare. Sono solo ostruzionisti.