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POLITICA

Coronavirus, le nuove misure per contenere il contagio

Dl sicurezza: via libera in Cdm al nuovo decreto

Fonti di governo: in nuovo Dpcm no chiusura anticipata bar e ristoranti. "Tutelare la salute dei cittadini significa preservare anche l’economia e il nostro tessuto produttivo" dice il premier Conte. Bozza Nadef: basso rischio nuovo lockdown generalizzato. In serata via libera del Cdm al decreto sicurezza e immigrazione che modifica i 'decreti Salvini'

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, a quanto si apprende, al decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini. Lo si apprende mentre è in corso la riunione del Cdm.

Provenzano: via i decreti sicurezza, stasera cade un muro
"Stasera in Italia cade un muro. Ci abbiamo messo un po', un po' troppo, ma ora i cosiddetti decreti sicurezza di Salvini non esistono più. Anche le parole tornano al loro posto: migrazioni, protezione, accoglienza, legalità. Avanti ancora, verso un Paese con più diritti e più umanità". Lo scrive su Twitter il ministro per il Sud e la Coesione Peppe Provenzano, dopo l'ok del Cdm alle modifiche ai decreti sicurezza.

Zingaretti: decreti Salvini non ci sono più 
"Approvato ora in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un'Italia più umana e sicura. Un'Europa più protagonista". Lo scrive il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Bellanova: Cdm ha approvato nuovo dl
"Stasera abbiamo messo fine all'inciviltà dei Decreti in-sicurezza di Matteo Salvini ripristinando condizioni di civiltà giuridica e giustizia sociale. Chiudiamo una pagina buia che aveva rigettato nell'ombra e nell'invisibilità migliaia di uomini e donne trasformati da una norma sbagliata e malvagia in clandestini e privati, insieme all'identità, di quegli strumenti  di integrazione e inclusione propri di un paese civile capace di discernere e di costruire percorsi efficienti ed efficaci di legalità e integrazione a tutto vantaggio della sicurezza dei cittadini". Cosi' la Ministra Teresa Bellanova, capodelegazione IV, pochi minuti fa dopo l'approvazione in Cdm del Dl in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare. "Abbiamo mantenuto l'impegno preso subito dopo la nascita di questo Governo", prosegue la Ministra Bellanova, "e tenuto fede a principi per noi assolutamente fondanti. Reintrodurre la protezione umanitaria, ripristinare il sistema di accoglienza diffusa, rendere più semplici le procedure per accedere alla cittadinanza, riaffermare i principi su cui si fonda il Codice di navigazione. Elementi su cui aveva richiamato la nostra attenzione, con la giusta accortezza e competenza, anche il Presidente Mattarella. Oggi quel vulnus, ripeto giuridico e sociale, viene sanato e soprattutto ritorniamo ad affermare che chi arriva nel nostro Paese scappando da guerre, miseria, catastrofi climatiche, non è un nostro nemico e non è un nemico dell'Europa. Con cui, forti di questo principio, dovrà proseguire il confronto serrato per una politica comune  europea all'altezza della sfida che le migrazioni impongono. Perché solo un'Europa capace di affrontare e gestire insieme questo tema, è un'Europa più sicura per tutte le persone che la animano. Allo stesso tempo", prosegue Bellanova, "con la decisione di stasera, e senza abdicare ai principi richiamati prima, il governo ha varato misure di contrasto nei confronti di violenti aumentando le possibilità di intervento da parte degli organi di pubblica sicurezza, mediante una sorta di Daspo esteso anche a luoghi diversi da quelli delle manifestazioni sportive, affinché in ogni luogo sia garantita la convivenza civile e pacifica".

Ipotesi Cdm domani con proroga stato emergenza
Con il Dpcm in scadenza il 7 ottobre, il governo sta per vararne uno nuovo che va nella direzione di nuove restrizioni per contenere il contagio da coronavirus.

Il governo, a quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, potrebbe indire per domani sera il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via libera alla proroga dello stato di emergenza, al momento in scadenza il 15 ottobre. La riunione potrebbe anche slittare a mercoledì sera ma, secondo l'ipotesi prevalente in queste ore, lo schema sarebbe quello di convocare il Cdm per domani sera e a seguire passare alla firma del nuovo Dpcm per nuove misure restrittive anti-Covid.

Conte al Corriere della Sera
"Rinunciando anche ad alcune libertà" per la salute, spiega il premier, Giuseppe Conte, in un colloquio con il Corriere della Sera. "Come abbiamo sempre fatto - dice - qualsiasi misura sarà adottata in piena trasparenza e all’insegna dei principi di proporzionalità e adeguatezza. È stato così nella fase acuta della pandemia e così continuerà a essere. Tutelare la salute dei cittadini e quindi garantire condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e ovunque si svolga la vita sociale, significa preservare anche l’economia e il nostro tessuto produttivo". Queste le misure previste nel nuovo dpcm che sarà presentato oggi in Cdm e varato dopo il passaggio di domani in Parlamento. L'orientamento è quello di far sì che le Regioni possano 'restringere' e non 'allargare' i provvedimenti di prevenzione alla diffusione del contagio.

In nuovo Dpcm no chiusura anticipata bar e ristoranti 
A quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti di governo, l'esecutivo non ha intenzione di prevedere chiusure  anticipate di bar, ristoranti e locali, introducendo di fatto un coprifuoco. Il Dpcm a cui lavora il premier Giuseppe Conte non dovrebbe dunque introdurre orari ridotti. Ieri sera della possibilità di anticipare le chiusure di bar e ristoranti si era ragionato nel  corso della riunione a Palazzo Chigi tra Conte e i capidelegazione di  maggioranza, ma nessuna decisione definitiva era stata presa. Nessuna novità sugli orari, viene ora assicurato, dovrebbe essere introdotta nel nuovo Dpcm, lasciando a locali, bar e ristoranti la possibilità di chiudere in base alle singole esigenze.

Mascherine all'aperto
L'unico punto fermo del nuovo Dpcm per ora è l'obbligo delle  mascherine all'aperto. Sulle altre misure in risposta al risalire dei numeri dei positivi da Covid-19 si deciderà dopo il dibattito parlamentare, in seguito alla illustrazione della situazione che farà il ministro Speranza martedì in Parlamento. Solo successivamente, quindi, ci sarà il Dpcm con ulteriori misure.

Feste private e cerimonie
Il Comitato Tecnico Scientifico indica la sua linea: contingentamento delle presenze alle feste private e in occasione di eventi e cerimonie. Secondo gli scienziati, per allontanare un aumento significativo del contagio e la necessità di un lockdown generale, sarà necessaria una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale.

Proroga dello stato di emergenza
Oltre alle nuove misure previste dal Dpcm c'è la proposta del governo alle Camere di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Per rendere effettiva la proroga serve una delibera in Consiglio dei ministri ma anche un decreto che disegni la cornice normativa, dal momento che le norme del precedente decreto Covid sono valide fino al 15 ottobre: un Cdm ad hoc potrebbe essere convocato martedì stesso o mercoledì.

Riunione Boccia-Speranza con Regioni, Anci e Upi
Si è tenuta stasera alle 20.15 a palazzo Chigi una riunione tra rappresentanti di Regioni, Anci e Upi sul nuovo Dpcm. L'incontro ha visto presenti per il governo i ministri per gli Affari regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza. 

Governo a Regioni: mascherine all'aperto, no altre strette
La conferma di tutte le misure anticontagio finora previste, con l'introduzione dell'obbligo delle mascherine all'aperto. E, per ora, nessuna nuova stretta alle attività produttive. E' in sostanza quanto prevederà il nuovo dpcm sul Covid, secondo quanto avrebbero riferito i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia alle Regioni, i Comuni, le Province. I ministri hanno ribadito un percorso di massima condivisione in ogni passaggio: ci si tornerebbe a confrontare se in futuro si rendesse necessaria una stretta agli orari di apertura dei negozi o ad altre attività, ma il nuovo dpcm, hanno spiegato i ministri, non prevederà nessuna limitazione in tal senso.

Governo a Regioni: verso nuovo dpcm per 30 giorni
Il nuovo dpcm con le misure antiCovid dovrebbe avere una durata di trenta giorni. E' quanto avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nell'incontro con il ministro Francesco Boccia con gli enti locali. Il dpcm, ha sottolineato Speranza, arriverà solo dopo il confronto con le Camere in programma domani e un nuovo passaggio con i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Per quanto riguarda lo stato di emergenza l'orientamento resta quello di prorogarlo al 31 gennaio. Poi si procederà, come nella prima fase dell'epidemia, con l'aggiornamento periodico dei dpcm.

Domani alle 12.30 comunicazioni Speranza in Senato
Domani, alle 12.30, ci saranno le comunicazioni ministro della salute Roberto Speranza sulle misure di contenimento del covid. Lo ha reso noto la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Bozza Nadef: basso rischio nuovo lockdown generalizzato
In una bozza della Nota di aggiornamento al Def si legge: "Sul piano epidemiologico, sebbene la  coesistenza con il virus durerà ancora per un numero significativo di  mesi, la probabilità di una nuova ondata di contagi di portata tale da richiedere nuovamente il ricorso a drastici interventi di lockdown  generalizzato appare oggi minore".