MONDO
Labour 20 in vista del G20
Draghi ai Sindacati internazionali: uniti a tutela deboli e del lavoro

"Il multilateralismo non riguarda soltanto i governi, ma anche le parti sociali. La riunione di oggi ne è la dimostrazione. Voi sindacati avete un ruolo molto importante da svolgere. La tutela dei più deboli, ovunque essi siano, ci unisce. Insieme, dobbiamo fare in modo che innovazione e produttività vadano di pari passo con equità e coesione sociale. E farlo pensando non solo ai lavoratori di oggi, ma anche a quelli di domani". Così il premier Mario Draghi all'incontro con i sindacati internazionali del Labour 20 in vista del G20.
"Sono molto felice di accogliervi a Palazzo Chigi alla vigilia del G20. Il vertice di Roma di questa settimana segna il ritorno del multilateralismo, dopo gli anni bui dell'isolazionismo e dell'isolamento legato alla crisi sanitaria. Discuteremo dei temi più complessi del nostro tempo, con l'obiettivo di trovare soluzioni ambiziose e condivise".
Uno dei temi "al centro di questo vertice è la transizione ecologica. Durante il G20 discuteremo di come ridurre le emissioni di gas (...) per centrare gli obiettivi internazionali che ci siamo prefissi. L'Europa si è mossa con grande determinazione su questo fronte. Tuttavia, la crisi climatica può essere affrontata solo se tutti Paesi del G20 decidono di agire in modo simultaneo, coordinato e coraggioso".
"È altrettanto necessario puntare sulla formazione per creare le competenze necessarie ad affrontare la rivoluzione ambientale, insieme a quella digitale. Sono cambiamenti epocali che richiedono investimenti ambiziosi".
"In Europa - ha ricordato il premier - abbiamo lanciato il programma Next Generation EU, un piano da 750 miliardi per finanziare progetti di sviluppo e riforme. Vogliamo promuovere l'innovazione, colmare i divari territoriali e favorire l'occupazione delle fasce della popolazione più penalizzate sul mercato del lavoro, a partire da giovani e donne".
"Voglio ringraziare i sindacati italiani, che hanno mostrato grande senso di responsabilità nell'aiutarci a disegnare regole chiare per riaprire".
"Tra le questioni di maggiore rilevanza, c'è la pandemia di Covid-19 e, in particolare, le diseguaglianze nell'accesso ai vaccini. In Italia, in Europa e in altre economie avanzate, la campagna vaccinale ha raggiunto risultati molto soddisfacenti. Ma solo il 3,1 per cento dei cittadini nei Paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose. Dobbiamo accelerare".
"Dobbiamo accelerare la distribuzione di vaccini a questi Stati e offrire loro supporto logistico", prosegue il premier nell'incontro con i sindacati internazionali rappresentanti del Labour 20. "È essenziale - aggiunge Draghi -aiutarli a proteggere i loro cittadini e impedire che si formino nuove e pericolose varianti. Laddove la campagna vaccinale è andata più avanti, l'attività produttiva ha ripreso spedita".
"Il ritorno in presenza e l'accelerazione dell'economia hanno però messo in evidenza, spesso in modo drammatico, il problema della sicurezza sul lavoro. Il Governo ha assunto, con l'aiuto dei sindacati,importanti provvedimenti in materia. In particolare, abbiamo aumentato i controlli e inasprito le sanzioni per le imprese che non rispettano le regole. Queste norme ora vanno applicate con rigore e celerità".
"Sono molto felice di accogliervi a Palazzo Chigi alla vigilia del G20. Il vertice di Roma di questa settimana segna il ritorno del multilateralismo, dopo gli anni bui dell'isolazionismo e dell'isolamento legato alla crisi sanitaria. Discuteremo dei temi più complessi del nostro tempo, con l'obiettivo di trovare soluzioni ambiziose e condivise".
Uno dei temi "al centro di questo vertice è la transizione ecologica. Durante il G20 discuteremo di come ridurre le emissioni di gas (...) per centrare gli obiettivi internazionali che ci siamo prefissi. L'Europa si è mossa con grande determinazione su questo fronte. Tuttavia, la crisi climatica può essere affrontata solo se tutti Paesi del G20 decidono di agire in modo simultaneo, coordinato e coraggioso".
"È altrettanto necessario puntare sulla formazione per creare le competenze necessarie ad affrontare la rivoluzione ambientale, insieme a quella digitale. Sono cambiamenti epocali che richiedono investimenti ambiziosi".
"In Europa - ha ricordato il premier - abbiamo lanciato il programma Next Generation EU, un piano da 750 miliardi per finanziare progetti di sviluppo e riforme. Vogliamo promuovere l'innovazione, colmare i divari territoriali e favorire l'occupazione delle fasce della popolazione più penalizzate sul mercato del lavoro, a partire da giovani e donne".
"Voglio ringraziare i sindacati italiani, che hanno mostrato grande senso di responsabilità nell'aiutarci a disegnare regole chiare per riaprire".
"Tra le questioni di maggiore rilevanza, c'è la pandemia di Covid-19 e, in particolare, le diseguaglianze nell'accesso ai vaccini. In Italia, in Europa e in altre economie avanzate, la campagna vaccinale ha raggiunto risultati molto soddisfacenti. Ma solo il 3,1 per cento dei cittadini nei Paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose. Dobbiamo accelerare".
"Dobbiamo accelerare la distribuzione di vaccini a questi Stati e offrire loro supporto logistico", prosegue il premier nell'incontro con i sindacati internazionali rappresentanti del Labour 20. "È essenziale - aggiunge Draghi -aiutarli a proteggere i loro cittadini e impedire che si formino nuove e pericolose varianti. Laddove la campagna vaccinale è andata più avanti, l'attività produttiva ha ripreso spedita".
"Il ritorno in presenza e l'accelerazione dell'economia hanno però messo in evidenza, spesso in modo drammatico, il problema della sicurezza sul lavoro. Il Governo ha assunto, con l'aiuto dei sindacati,importanti provvedimenti in materia. In particolare, abbiamo aumentato i controlli e inasprito le sanzioni per le imprese che non rispettano le regole. Queste norme ora vanno applicate con rigore e celerità".