ITALIA
Operazione dei Carabinieri
Droga. Spacciavano davanti a scuola a Roma, 13 arresti
Smantellata a Guidonia Montecelio, vicino a Roma, un'organizzazione criminale che negli anni è riuscita ad affermarsi come uno dei più grandi supermarket della cocaina dell'area tiburtina della capitale

Garantivano la droga 14 ore al giorno e gestivano il giro davanti a una scuola a Roma. Sono 13 le persone arrestate e 20 quelle denunciate dai carabinieri della compagnia di Tivoli nell’operazione antidroga a Guidonia Montecelio, vicino a Roma. La banda gestiva il traffico all’interno delle case popolari e aveva la piazza di spaccio davanti ad una scuola. Il capo era un ragazzo di 28 anni.
L’organizzazione non solo pagava lo stipendio agli affiliati che così garantivano la droga per 14 ore al giorno ma garantiva anche l’assistenza legale in caso di arresto. Giovani e italiani i pusher, organizzati e disciplinati: a loro venivano affidati incarichi precisi come "rette", vedette, trasportini e spaccio al dettaglio. Un sistema perfezionato da telecamere e sensori di movimento per rilevare nell'area esterna della Torre 18, delle case popolari, l’arrivo delle forze dell’ordine.
I carabinieri che indagavano dal 2017 hanno arrestato 13 le persone, 8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, 20 quelle denunciate. Le accuse associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e favoreggiamento. La banda, infatti, poteva contare sull’appoggio di alcuni condomini.
L’organizzazione non solo pagava lo stipendio agli affiliati che così garantivano la droga per 14 ore al giorno ma garantiva anche l’assistenza legale in caso di arresto. Giovani e italiani i pusher, organizzati e disciplinati: a loro venivano affidati incarichi precisi come "rette", vedette, trasportini e spaccio al dettaglio. Un sistema perfezionato da telecamere e sensori di movimento per rilevare nell'area esterna della Torre 18, delle case popolari, l’arrivo delle forze dell’ordine.
I carabinieri che indagavano dal 2017 hanno arrestato 13 le persone, 8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, 20 quelle denunciate. Le accuse associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e favoreggiamento. La banda, infatti, poteva contare sull’appoggio di alcuni condomini.